Cagliari. I funzionari dell’ufficio delle Dogane di Cagliari (ADM) in servizio presso la SOT Porto Canale, con la collaborazione dei militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Cagliari, hanno sequestrato oltre 1900 giocattoli contraffatti rinvenuti all’interno di un container proveniente dalla Cina.
L’attività si inserisce nel settore del controllo delle merci in transhipment nel Porto Canale il cui movimento ha avuto un notevole incremento a seguito dell’avvio di nuove linee commerciali da e per il continente africano.
I giocattoli oggetto di sequestro (riproduzione di varie marche come Mattel, Lego, Monopoli, Scarabeo ecc), comprendenti anche trousse di cosmetici “trucca bimbi” e raffiguranti personaggi come Barbie e Paw Patrol, molto popolari tra i bambini, sono risultati privi di qualsiasi autorizzazione per la riproduzione dei marchi rappresentati, come attestato dalle case titolari degli stessi, che interpellate hanno confermato la non autenticità dei prodotti.
Inoltre, non sono risultati conformi alle norme in materia di sicurezza perché realizzati senza alcuna garanzia sui materiali e sulla componentistica elettrica ed elettronica utilizzata, come previsto dal D.lgs. n. 54 dell’11 Aprile 2011, attuativo della Direttiva europea n. 2009/48/CE che impone che i prodotti immessi sul mercato siano conformi a specifici requisiti di sicurezza e che ogni componente (comprese le sostanze chimiche che contengono), sia pensato e sviluppato in modo da non compromettere la sicurezza e la salute del bambino.
L’ADM e la Guardia di Finanza operano per contrastare la commercializzazione di prodotti contraffatti che incide sulla sicurezza e la salute dei consumatori e che ha riflessi sull’economia del Paese, poiché l’imitazione fraudolenta di un prodotto provoca deviazioni del traffico commerciale e fenomeni di concorrenza sleale producendo un grave danno allo sviluppo della ricerca e alla capacità di innovazione. Inoltre, è un importante strumento di contrasto a fenomeni di sfruttamento lavorativo nell’ambito del ciclo produttivo in cui si ricorre a opifici non autorizzati in cui spesso viene fatto ricorso a manovalanza in nero e clandestina