Una giornata declinata al femminile ha aperto gli eventi dell’AES, l’Associazione Editori Sardi presente anche quest’anno al Salone internazionale del libro di Torino, aperto oggi al Lingotto. AES riunisce al Salone per il 37esimo anno consecutivo la maggioranza degli editori sardi, ben 31, quegli stessi editori che, con il loro catalogo e la consolidata attività, garantiscono una piena rappresentatività dell’Isola e della sua cultura. Sono circa cinquemila i libri che AES porta a Torino, allestendo inoltre una serie di eventi originali per la promozione del comparto.
La giornata inaugurale del Salone si è aperta in una sala Granata gremita con l’anteprima del Festival letterario “Mediterranea. Culture. Scambi. Passaggi”, in programma ad Alghero nel prossimo luglio, uno dei tre eventi AES inseriti nel programma principale del Salone: “Storia d’amore e di dolore”, omaggio a Grazia Deledda ed Eleonora Duse, a 120 anni dalla prima edizione del romanzo deleddiano “Cenere” e a cento dalla scomparsa della Duse, che recitò per il cinema soltanto una volta, proprio nella trasposizione cinematografica dell’opera deleddiana del 1916. Ne hanno parlato Paola Bertolone, docente di Discipline dello spettacolo all’Università La Sapienza di Roma, Claudia Gianetto del Museo del Cinema di Torino e la critica letteraria e docente Angela Guiso, che hanno raccontato il rapporto tra l’autrice e la “Divina” Eleonora Duse. Il rapporto tra le due donne, la genesi del romanzo – «uno dei più grandi scritti negli ultimi anni», scrisse Ugo Ojetti, del film e la forza interpretativa della Duse, hanno affascinato il pubblico, composto da tantissime donne. Non è chiaro se la Deledda apprezzò la recitazione della “Divina”, ma resta una lettera in cui l’autrice, dopo aver visto il film, scrisse «Cenere non è più il romanzo, ora è il film». La stessa Michela Murgia, ha spiegato Angela Guiso, era legata al libro e ne scrisse una prefazione: lei, che ha lasciato tanti “figli d’anima”, si è occupata di un’opera che tocca proprio questa tematica.
Ancora le donne – cui l’AES dedica una sezione dei propri eventi, “Reinas” – sono state protagoniste nello stand degli editori sardi, al padiglione 2 del Lingotto: Eleonora d’Arborea, promulgatrice della Carta de Logu, è stata raccontata dagli storici Alessandro Soddu dell’Università di Sassari e Giovanni Serreli dell’Istituto di Storia dell’Europa mediterranea del CNR in un evento di Ilisso. La giornata si è chiusa con l’omaggio a Maria Giacobbe, scrittrice e saggista di origine nuorese, scomparsa nello scorso gennaio. Naturalizzata danese, scrisse diversi romanzi legati alla sua terra d’origine e la sua figura è stata ricordata da Annamaria Baldussi, Angela Guiso e Simonetta Castia, presidente AES. Lo stand ha inoltre ospitato un confronto sulla bibliovarietà italiana, organizzato dal Forum dell’Editoria delle Regioni e del territorio e il Festival “Mediterranea”, con Simonetta Castia e i rappresentanti di diverse associazioni degli editori regionali, Elena Costa (AEA-Abruzzo), Alberto d’Angelo (ADEI Campania), Chiara Finesso (Editori Veneti), Mauro Garbuglia (Èdi.Marca), Salvatore Granata (ASE-Sicilia), Livio Muci (APE-Puglia), Aldo Putignano (ACE-Campania), Giuliano Velliscig (Editori Friuli-Venezia Giulia).
La seconda giornata del Salone, venerdì 10 maggio, ruota intorno al grande evento delle 12 all’auditorium, 1200 posti esauriti da settimane, con lo scrittore e medievista Alessandro Barbero che parlerà del Medioevo in Sardegna, a partire da “Il tempo dei Vandali e dei Bizantini” e “Il tempo dei giudicati”. L’evento, in collaborazione con Ilisso edizioni, prevede anche la partecipazione di Sabrina Cisci della Soprintendenza archeologica di Cagliari, Rossana Martorelli, docente di Archeologia cristiana e medievale nell’Università degli Studi di Cagliari e Alessandro Soddu. Si torna nello stand AES alle 16 con “Alla scoperta dell’isola millenaria”, collana innovativa sull’archeologia sarda con la curatrice Tatiana Cossu e l’editor Anna Pau (Ilisso). Dalle 17 L’arte di essere figli di Luciana Satta con Simona Scioni e Per le mie radici di Alessandro Zara con Maria Elena Sini (Carlo Delfino Editore). Dalle 19 Maestre dell’università sconosciuta di Bastiana Madau con Anna Pau (ISOLAPALMA).