Sassari. Il rispetto delle regole, di quelle scritte e di quelle non scritte. Questo il tema dell’incontro che oggi pomeriggio, dopo l’allenamento guidato da mister Mario Desole, ha avuto come protagonisti in platea i ragazzi dell’under 17 rossoblù e come relatore d’eccezione l’assistente arbitrale di serie A Khaled Bahri (sezione di Sassari). Un interlocutore straordinario, che ha coinvolto i ragazzi in un “gioco” alla scoperta delle regole, delle decisioni immediate, della valutazione che speso mette in apparente antitesi arbitro e calciatore.
Un incontro di spessore, un ospite dall’elevato peso specifico e un argomento particolarmente delicato da affrontare: queste le peculiarità di questo nuovo appuntamento in calendario nello svilupparsi del progetto S.E.F., iniziativa ad alto tasso di formazione umana e sportiva messa in campo dalla Fondazione Torres del presidente Umberto Carboni – presente negli spazi della nuova Hospitality del “Vanni Sanna” insieme al direttore generale Massimo Pedoni – e sposata con grande convinzione per il secondo anno consecutivo dalla Torres griffata Abinsula del presidente Stefano Udassi.
Una breve introduzione lancia la volata ad un divertente e costruttivo scambio di vedute e di opinioni. Khaled Bahri porta sullo schermo della sala stampa ospitata nell’hospitality alcuni filmati utili al raccontare episodi oggetto di interessante, specifica, complessa e controversa valutazione arbitrale. Propone loro “i fatti”, chiede loro un giudizio e restituisce in cambio una interpretazione secondo regole che può aiutarli nel loro percorso di crescita da calciatori.
Ogni episodio scatena il dibattito, si intuisce che il tema interessa i giovani calciatori torresini e si capisce come dare un giudizio e prendere decisioni in tempi brevi – possibilmente giuste e consone -, sia compito per nulla semplice per chi indossa la divisa da arbitro o da assistente e va in campo (o corre a bordo campo) per garantire una direzione equilibrata e corretta nel rispetto delle regole, quelle scritte e quelle non scritte.
Khaled Bahri – 21 presenze maturate fra serie A, serie B e Coppa Italia – non si risparmia e non risparmia spiegazioni, evidenziando ad ogni passaggio ai ragazzi che una partita di calcio si gioca mettendo in campo innanzitutto il rispetto, per le regole e delle persone. Porta casi di scuola, li analizza e scompone, esaltando quali virtuosi e condannando quelli negativi.
Un momento che è semplicemente la conferma della bontà di un progetto, S.E.F., che si appresta a chiudere la sua seconda edizione, che è già pronto a regalare una straordinaria sorpresa formato opportunità ad uno dei suoi giovani protagonisti e che certifica il suo essere occasione preziosa: un piccolo grande master per lo sporte per la vita, un viaggio dentro e attorno al calcio, utile per far crescere calciatori e ragazzi mettendoli nelle condizioni di diventare grandi atleti e grandi uomini.