Sassari. «Caro infermiere ricordati di igienizzarti le mani prima di entrare nelle stanze dei pazienti». È la frase slogan che, in occasione della giornata mondiale dell’igiene delle mani (la ricorrenza cadeva il 5 maggio), è stata scelta per sensibilizzare gli operatori sanitaria, ma anche pazienti e visitatori, al corretto lavaggio delle mani.
A scriverla un bambino di 8 anni che, tra febbraio e aprile, a causa di un ricovero in Pediatria, ha frequentato la Scuola in ospedale. Una frase che coglie nel segno il senso del progetto sulla corretta igiene delle mani che l’Aou di Sassari ha realizzato in quattro reparti ospedalieri.
Il progetto – che ha coinvolto Ematologia, Traumatologia e Ortopedia del Santissima Annunziata, Terapia intensiva neonatale quindi Pediatria – è stato realizzato in due azioni, una rivolta agli operatori in attuazione del Piano Regionale di Prevenzione, e l’altra rivolta innovativamente ai pazienti/genitori/visitatori. Inoltre, sono state condotte ai fini di ricerca due inedite analisi (una quantitativa e l’altra qualitativa) sui comportamenti dei pazienti in tema di igiene delle mani e sulla loro percezione del problema.
L’iniziativa è stata presentata lunedì mattina (6 maggio) al settimo piano del Santissima Annunziata alla presenza del Magnifico Rettore Gavino Mariotti, del Direttore Generale dell’Aou Sassari Antonio Lorenzo Spano, del Presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Sassari Nicola Addis e del Presidente dell’Ordine degli infermieri Gianluca Chelo.
«Un progetto che ha mirato a creare un processo di crescita dei pazienti e dei visitatori all’interno dei nostri reparti – ha detto il professor Paolo Castiglia, responsabile della Direzione medica del Presidio ospedaliero – questo perché le infezioni correlate all’assistenza possono essere trasmesse, oltre che dagli operatori, anche dai visitatori e dagli stessi pazienti che possono non avere la consapevolezza dei rischi».
E così, oltre a una formazione continua degli operatori, l’Azienda ha voluto sostenere questi aspetti anche con progetti innovativi, favorendo anche una formazione con e attraverso la Scuola in ospedale e l’associazionismo, in particolare con i volontari di Happyclown.
Un ruolo quello dell’Aou ribadito prima del direttore generale dell’Aou che ha sottolineato come sia importante «mantenere l’attenzione elevata e lavorare perché ogni giorno ci sia un riflettore puntato su questa pratica. Su queste questioni l’attenzione da parte nostra è elevata». Gli ha fatto eco la direttrice sanitaria, Lucia Anna Mameli, che ha ricordato come sia molto «importante la formazione, soprattutto per quanto riguarda gli operatori sanitari, ma anche per tutte le categorie che vengono a diretto contatto con il paziente. Così da creare una cultura dell’igiene delle mani, fondamentale per ridurre l’impatto delle infezioni nosocomiali».
IL PROGETTO E LE DUE AZIONI. Due quindi le azioni portate avanti dal progetto. La prima caratterizzata dal leitmotiv “Triplo Zero” rivolto agli operatori sanitari per ricordare che è importante: non indossare monili (anelli, bracciali, collane), non avere smalti sulle unghie, e non indossare accessori che non facciano parte della divisa di reparto (ad esempio felpe).
“Tre volte Sì!” è, invece, l’azione che ha coinvolto i piccoli pazienti ricoverati nel reparto di Pediatria, al secondo piano del Materno infantile. Un’attività che, proprio attraverso il suo nome, vuole invitare i degenti a compiere tre azioni: Sì, io mi lavo le mani; Sì lo chiedo a chi mi cura (operatori sanitari); Sì, lo chiedo a chi mi ama (visitatori).
Un’azione che ha portato al coinvolgimento delle insegnanti della Scuola in ospedale (in collaborazione con i dirigenti Michela Maria Meloni dell’Istituto comprensivo Monte Rosello Alto e Antonello Pilu dell’Ic Latte dolce Agro) e degli operatori dell’Associazione Happyclown Sassari.
Tanti i lavoretti che i piccoli bambini hanno realizzato con l’aiuto delle insegnanti della Scuola che sono poi stati esposti in occasione della giornata.
Ai docenti di Scuola in ospedale e ai volontari di Happyclown – in chiusura dell’evento – il responsabile e della Pediatria, dottor Gianfranco Meloni, ha consegnato gli attestati di partecipazione, come ringraziamento per il loro impegno nella divulgazione e sensibilizzazione alla cultura dell’igiene delle mani.
L’illustrazione del progetto è stata curata dal Gruppo di lavoro “Igiene mani” istituito nell’ambito del Cica, il Comitato per la lotta alle infezioni correlate all’assistenza, costituito da: dottoressa Grazia Maria Deriu che lo coordina, quindi dalle dottoresse Serena Soddu, Valentina Cabras, Irene Martis e Simona Roggio per la Direzione medica di Presidio, igiene, epidemiologia e infezioni ospedaliere; dalla dottoressa Luana Azara per la Farmacia ospedaliera e dalla dottoressa Antonella Arghittu ricercatrice di Igiene nell’Ateneo sassarese e referente regionale per la comunicazione sulla Amr del Nord Sardegna.
L’igiene delle mani
L’igiene delle mani è un pilastro fondamentale per la prevenzione delle infezioni ospedaliere. Questa pratica semplice, ma efficace, può prevenire fino al 50% delle infezioni evitabili acquisite durante l’erogazione delle cure sanitarie. Sebbene l’igiene delle mani sia un gesto semplice, è sorprendente notare che in numerose strutture sanitarie non viene ancora eseguita adeguatamente.
La mancata igiene delle mani può portare alla trasmissione di germi, compresi quelli resistenti agli antibiotici. Questo può causare infezioni gravi nei pazienti, aumentando il loro tempo di degenza in ospedale, i costi sanitari e, in alcuni casi, può portare a esiti fatali. In Italia e in Europa, l’igiene delle mani è un indicatore chiave per i programmi di prevenzione delle infezioni e per la sicurezza del paziente. Tuttavia, i livelli di conformità all’igiene delle mani raramente superano il 70% nei paesi ad alto reddito.
Queste carenze nelle infrastrutture, nelle pratiche e nella cultura hanno enormi conseguenze sulla sicurezza dei pazienti e degli operatori sanitari. Ogni anno, su ogni 100 pazienti, 7 nei paesi sviluppati e 15 nei paesi in via di sviluppo acquisiranno almeno un’infezione ospedaliera. Inoltre, 8,9 milioni di infezioni ospedaliere si verificano ogni anno nelle strutture per acuti e in lungodegenza nell’Unione Europea.
Promuovere l’igiene delle mani riduce anche il carico di infezioni associate all’assistenza sanitaria e la diffusione della resistenza antimicrobica.
L’igiene delle mani è una pratica fondamentale che può salvare vite. È dovere dei professionisti sanitari promuovere l’importanza dell’igiene delle mani e lavorare insieme per migliorare la conformità in tutte le strutture sanitarie. “Le mani pulite salvano vite”.