Visioni Sarde all’Ennesimo Film Festival. L’appuntamento con il giovane cinema sardo è fissato per il primo maggio, mercoledì, alle 17 presso la Biblioteca Ludoteca Archivio (BLA), di Fiorano Modenese.
La kermesse fioranese, giunta alla nona edizione, conferma così l’intesa con lo storico festival Visioni Italiane condividendone gli obiettivi. “In una contemporaneità sempre più libera, ma fondamentalmente chiusa nella sicurezza del proprio mondo interiore – ha dichiarato Federico Ferrari, direttore artistico di Ennesimo Film Festival – il cinema è ancora portatore di conoscenza, di scoperte, di dialogo e in grado di stimolare oltre modo l’immaginazione”.
Reduce dalle recentissime proiezioni, avvenute nel giro di pochi giorni ad Amburgo, Forlì, Colonia, New York, Argirocastro, Barcellona e Berlino, il Festival di Fiorano sarà per il giovane cinema sardo un’ulteriore ribalta.
Gli onori di casa saranno resi dai dirigenti del circolo ‘Nuraghe’, associazione che figura tra i sostenitori del Festival. Saranno presenti i registi Chiara Tesser e Francesco Tomba.
Riportiamo di seguito le parole scelte dai direttori artistici Federico Ferrari e Mirco Marmiroli per mettere in vetrina le opere e gli autori sardi.
“Dalia”. Sara viene ritrovata nel bosco priva di sensi. È il caso più difficile a cui Dalia, psicologa infantile, deve lavorare. Joe Juane Piras ha partecipato al progetto cinema per comunicare il disagio, ha lavorato come regista in diversi progetti sperimentali, cortometraggi e documentari. Al momento sta lavorando alla produzione del suo primo lungometraggio di cui “Dalia” è uno spin-off.
“Giù con giuali”. Due cugini diversissimi tra loro: uno pulito e ordinato, l’altro sporco e irriverente. I due, giocando, trovano un modo per andare oltre le apparenze. Michela Anedda, regista, scrittrice e animatrice stop motion ha studiato a Cagliari e si è specializzata ad Edimburgo. “Giù cun giuali” è il terzo episodio di “Faulas”, una serie tv animata basata sulla saggezza popolare delle lingue minoritarie che nasce da una personale ricerca visuale sui modi di dire della tradizione e sulle figure retoriche con cui il linguaggio popolare si esprime.
“Incappucciati, Foschi”. Clotilde e Mondino stanno guidando verso Nuoro, dove devono consegnare un’auto del datore di lavoro di Mondino. Ma durante il viaggio, lungo strade oscure e insidiose, incontrano un gruppo di banditi e rapitori, trovandosi faccia a faccia con una terrificante realtà. Nicola Camoglio, regista, sceneggiatore e produttore di base a Göteborg in Svezia lavora in ambito cinematografico dal 2019 tra Italia e Svezia. “Incappucciati, Foschi” è la sua produzione più recente mentre sono in preproduzione altri due lavori, tra cui uno in realtà virtuale.
“La punizione del prete”. Un prete avido e un proprietario terriero cieco. I due sono impegnati nella compravendita di bestiame. Avviano una lunga trattativa, finché la furbizia di uno non prevale sull’avarizia dell’altro. Un film di Francesco Tomba e Chiara Tesser. Chiara lavora con grandi e piccole produzioni cinematografiche, dividendosi tra vari reparti: regia, location e produzione. In parallelo sviluppa progetti indipendenti come sceneggiatrice e regista. Francesco vive tra la Sardegna e il Piemonte. Ha debuttato sul grande schermo con il docufilm “Dove nasce il vento”. “La punizione del prete” unisce più lingue: italiano, logudorese, lurese e gallurese.
“Quello che è mio”. Quattro malati terminali viaggiano per un paesaggio rurale, armati fino ai denti, compiendo una rapina dietro l’altra. Sono amici, colleghi: ex soldati ammalati in missione. Dovranno superare i loro limiti e le loro paure per riuscire a dare forza e dignità ai loro ultimi giorni. Gianni Cesaraccio lavora in ambito cinematografico da diversi anni e i suoi lavori di regista e sceneggiatore hanno ricevuto riconoscimenti importanti, quali Visioni Italiane e Giffoni Film Festival. “Quello che è mio” è un film che fa riflettere su ciò che lasciamo al mondo.
“Ranas”. Lorenzo è un adolescente irrequieto, suo padre è da poco scomparso. Insieme a Gabriele vive un’avventura nelle campagne vicine al paese. Daniele Arca è un regista professionista. Il suo primo documentario è stato realizzato grazie alla collaborazione con la Film Commission sarda. “Ranas” è il suo ultimo cortometraggio e prende spunto da episodi autobiografici che da tempo desiderava mettere in scena.
“Spiaggia libera”. Su una spiaggia deserta, tra il rumore delle onde e la luce del sole, Roberto e Matilde trascorrono una giornata estiva apparentemente tranquilla tra padre e figlia, finché non inizia un confronto generazionale. Ludovica Zedda è sceneggiatrice e regista. Si appassiona al cinema da bambina e si specializza con il suo percorso scolastico e universitario. “Spiaggia libera” è stato realizzato grazie ad una raccolta fondi.
“Ti aspetto qui”. Un bambino cerca un equilibrio dopo un evento sconvolgente. Durante il cammino tracciato sul sottile filo dei ricordi Andrea si muove nel mondo degli adulti con una leggerezza tale da permettergli di superare la perdita del nonno e ritrovare la serenità. Gabriele Brundu è un giovane regista, inizia la sua carriera nello studio fotografico del padre. Dopo varie esperienze di produzione “Ti aspetto qui” è il suo corto d’esordio.
“Tilipirche”. In un paesino nel cuore della Sardegna avviene una terribile invasione di cavallette. Un allevatore deve affrontare il passaggio di testimone tra padre e figlio. Francesco Piras è un regista professionista. Ha realizzato diversi corti, tra cui “Il nostro concerto” e “Mammarranca” che gli sono valsi riconoscimenti internazionali tra cui la Nomination ai David di Donatello e la selezione ai Nastri d’Argento, entrambi sono stati proiettati nelle edizioni precedenti di Visioni sarde. “Tilipirche” offre una riflessione sulla forza della natura e il coraggio dell’uomo.
L’itinerario di Visioni Sarde nel mondo è reso possibile dal sostegno di Fondazione Sardegna Film Commission, Cineteca di Bologna, Associazione Sardi Torino “Antonio Gramsci” e Associazione “Visioni Da Ichnusa”.