Nenad Markovic

Sassari. Nella bagarre del campionato, dove tutte le squadre stanno esprimendo il loro massimo per centrare il proprio obiettivo, la Dinamo si è messa al riparo in anticipo da ogni brutta sorpresa. Lo ha fatto con un grandissimo mese di marzo, appannato dalle ultime due sconfitte che ne hanno compromesso il cammino verso i playoff. Un piccolo rimpianto nel ribaltare una stagione che sembrava tenere Sassari con l’acqua alla gola fino all’ultima partita. Napoli ha dimostrato di avere talento, esperienza, giocatori abituati a questo tipo di partite. Il match con Pesaro è costato caro ma è anche vero che la Vuelle come Varese domenica si giocano la salvezza in 40 minuti. Non sono bastati al momento gli arrivi di Mannion, Besson al posto di Hanlan e dell’americano Gilmore oltre all’innesto di Spencer e al recupero di Woldetensea. Varese ha dato quasi 40 punti a Napoli ma è lì solo due punti sopra Pesaro in piena rimonta.

La Dinamo non ha usato meno rotazioni, Markovic ha semplicemente rimescolato la panchina, dando minuti a Kaspar Treier da ala piccola al posto dei minuti solitamente appannaggio di Gentile. Quintetto più alto, più responsabilità agli esterni con i tre piccoli insieme, Cappelletti-Tyree e Jefferson. Il problema rispetto alle vittorie è stata la continuità, non riuscire a capitalizzare i momenti favorevoli anche con i tiri liberi, e non riuscire ad arginare il break dei partenopei nel quarto chiave, trovando protagonisti diversi. L’unica vera certezza è rappresentata da Nenad Markovic, che potrà costruire la squadra insieme alla società e iniziare il suo progetto da zero in estate.

Il Banco si dovrà abituare a nuotare in un mare che sarà sempre più pieno di squali, alle due realtà di Eurolega si aggiungono squadre con grandi mezzi e ambizioni, Brescia, Tortona, Venezia, Reggio Emilia, la stessa Napoli, senza dimenticare Trento e la classica sorpresa del campionato. Se non hai grandi infortuni e sei bravo te la giochi per i playoff, al contrario devi essere sempre bravo a non finire nelle retrovie. Le squadre che retrocederanno avranno comunque tentato il tutto per tutto, cambiando coach, giocatori, che non sempre hanno il ritorno sperato. Siamo nell’ordine di più di mezza squadra ribaltata rispetto all’avvio, eppure come capitato per Trieste e Verona nel 2023, non sempre è sinonimo positivo.
La Dinamo ha già un grande plus, inizierà la sua 15esima stagione consecutiva in serie A con un’azienda sana, avendo sempre quella resilienza e quella forza che l’hanno contraddistinta in questi anni.

 

Fonte: Ufficio comunicazione Dinamo Banco di Sardegna