Nel 2024 cadono i 90 anni dalla nascita e i 30 dalla morte di Maria Carta. E all’Università di Torino è stata presentata la prima tesi di laurea sulla sua figura artistica. Ieri, giovedì 11 aprile, Raffaella Saba ha concluso il corso in Scienze Storiche con la discussione del suo elaborato “Maria Carta e il folk revival”, relatore il professor Paolo Soddu, correlatore il professor Daniele Pipitone. Un argomento che ha suscitato l’interesse della commissione esaminatrice, tanto che l’esposizione si è protratta per oltre mezz’ora, con domande e curiosità rivolte alla laureanda e una lusinghiera votazione finale, 110.
«L’idea di dedicare a Maria Carta questo lavoro – si legge nell’introduzione – nasce da un profondo sentimento di ammirazione e rispetto per una donna che, grazie alle sue grandi qualità canore e al suo immenso amore per l’isola che l’ha cresciuta, è riuscita a portare alto il nome della Sardegna anche oltreoceano». La scelta di concentrarsi sulla figura di Maria Carta è inoltre motivata «da un interesse per il repertorio della cantante, per la sua grande vocalità, per la sua professionalità cangiante che attraversa il cinema e il teatro, la poesia e soprattutto la musica. Durante gli anni d’oro della musica folk degli anni Settanta – prosegue Raffaella Saba –, la cantante dominò la scena e contribuì anche a creare un’identità musicale sarda. Con questo lavoro ci si è posto l’obiettivo di rispondere alle domande: chi era Maria Carta, quali sono stati i suoi lavori, come sono stati recepiti, da quale repertorio ha attinto, in che modo il folk revival ha influenzato la produzione musicale tra gli anni Settanta e Ottanta e quale spazio si è ritagliata la cantante».
Il piccolo post-it di colore verde che accompagna una copia in formato cartaceo inviata per posta a Siligo alla sede della Fondazione Maria Carta riporta: «Grazie per il supporto e i preziosi consigli. Raffaella».