I NUOVI ASSESSORI
Per il resto la squadra è ufficiale, anche se Todde ha preferito non fare l’elenco completo, aspettando il decreto ufficiale: vicepresidente della Regione, con delega al Bilancio, sarà il dem Giuseppe Meloni, la Sanità, per il M5s, sarà gestita dal medico romano, ed ex sottosegretario alla Salute nel governo Conte 2, Armando Bartolazzi. E ancora, per l’Ambiente è stata indicata la dirigente sanitaria Rosanna Laconi (Pd), e sempre ai dem l’Industria con l’ex deputato e segretario regionale del Pd, Emanuele Cani. All’Agricoltura arriva il neo eletto consigliere regionale Gianfranco Satta dei Progressisti, al Lavoro la consigliera regionale Desirè Manca del M5s, ai Lavori pubblici il consigliere regionale di Alleanza verdi e sinistra, Antonio Piu, ai Trasporti, in quota presidente, l’ingegnera e assessora comunale a Quartu, Barbara Manca.Sempre in quota presidente gli Enti locali che saranno guidati dal professore universitario Francesco Spanedda, mentre la Cultura andrà a Ilaria Portas di Sinistra Futura. Infine, al Turismo ecco Franco Cuccureddu di Orizzonte Comune, ex sindaco di Castelsardo.
“È nata una giunta che si esprimerà nei prossimi anni per dare risposte che i sardi attendono da tanto tempo– spiega Todde, sorridente, dopo il vertice collegiale- come avevo promesso, abbiamo privilegiato la presenza delle donne nell’esecutivo- ben cinque- e con me saranno sei. Direi numeri importanti”. Nella composizione della giunta “abbiamo cercato di rappresentare i territori- aggiunge la presidente- anche se purtroppo non è stato possibile per tutti. Ma abbiamo esteso rispetto allo schema ‘classico’ Sassari-Cagliari“. In generale, sottolinea, “abbiamo cercato di premiare quelle che erano le competenze non solo tecniche, ma politiche e amministrative. Così è stato. Il tema dei consiglieri-assessori (saranno cinque e non tre come inizialmente ipotizzato, ndr)? Era legato alle dinamiche e agli equilibri dell’assemblea regionale- spiega- siamo consapevoli di come sia importante garantire il numero legale delle commissioni consiliari, e il limite iniziale di un massimo di tre consiglieri in giunta era proprio legato all’operatività del Consiglio. Ma per riuscire a rappresentare tutte le forze politiche correttamente, abbiamo dovuto derogare“.
Fonte: Agenzia DIRE www.dire.it