Cantautore, poeta, scrittore, artista poliedrico, sulle scene da più di trentaquattro anni, con dodici album in studio e tre live all’attivo e centinaia di concerti da “tutto esaurito”: è Vinicio Capossela il primo nome svelato da Time in Jazz tra i protagonisti della trentasettesima edizione del festival ideato e diretto da Paolo Fresu, in calendario nel consueto periodo, dall’8 al 16 agosto, tra Berchidda e gli altri centri del nord Sardegna in cui si snoderà, come sempre, la prossima estate. Spetterà a lui il compito di inaugurare con il suo eclettico talento la serie di concerti in programma nella Piazza del Popolo la sera di domenica 11 agosto con “Camera a sud 1994 – 2024 And other Personal Standards”, un progetto originale, sulla scia del precedente “Round one thirty five 1990 – 2020. Personal Standards”, che attinge il repertorio soprattutto dai suoi primi tre album, quelli in cui è più marcato, nella composizione dei brani musicali, il rapporto con il jazz.
Sul palco di Berchidda, unica data in Sardegna, Vinicio Capossela sarà accompagnato da storici compagni di viaggio come Giancarlo Bianchetti (chitarra), Enrico Lazzarini (contrabbasso), Zeno De Rossi (batteria) e Antonio Marangolo (sassofono), autore degli arrangiamenti dei suoi primi tre dischi, compreso quello cui si richiama il titolo del concerto, “Camera a sud”, del 1994: un album in cui Capossela continua a mostrare una maggiore inclinazione verso riferimenti musicali dell’America Latina, evidenti in brani come “Che coss’è l’amor” e in quello che dà il titolo al disco, mentre in altri mantiene la sua tipica miscela di canzone d’autore, jazz e blues, grazie anche alla partecipazione di ospiti illustri, tra i quali Paolo Fresu e Antonello Salis. Pubblicato anche in Francia, “Camera a sud” è il primo album distribuito fuori dai confini nazionali del caleidoscopico percorso artistico di Capossela; un percorso contrassegnato da dodici dischi in studio – più tre live e due raccolte – ciascuno dei quali racchiude un personale viaggio antropologico e letterario tra Sud Italia, Balcani, luoghi di mare e di terra e suggestioni ancestrali, e che spesso si sono intrecciati con progetti paralleli in ambito cinematografico o editoriale.
Quello dell’11 agosto con Vinicio Capossela si candida dunque a essere uno degli eventi di punta del trentasettesimo festival Time in Jazz. I biglietti per il concerto si possono acquistare già da questo mercoledì, 27 marzo, su Vivaticket al prezzo intero di 50 euro e ridotto a 45 (più diritti di prevendita). In attesa di svelare l’intero cartellone del festival nella conferenza stampa prevista per il 18 aprile, parte anche la prevendita degli abbonamenti per l’ingresso alle cinque serate (compresa quella con Capossela protagonista) in programma a Berchidda dall’11 al 15 agosto: l’intero costa 150 euro, il ridotto 140 (più diritti). Le riduzioni sono valide per gli spettatori sopra i 65 anni e per quelli sotto i 26, e per i soci tesserati Time in Jazz. I biglietti per le singole serate verranno invece posti in prevendita prossimamente, mentre l’ingresso sarà gratuito, come sempre, per tutti i concerti “in decentramento”, a eccezione, come di consueto, di quello in omaggio a Fabrizio De André a L’Agnata, in quella che fu la sua residenza nella campagna di Tempio Pausania, appuntamento immancabile di ogni edizione di Time in Jazz.
In continuità ideale con le ultime precedenti – quella del 2022 all’insegna di “Rainbow” e quella dell’estate scorsa intitolata “Futura” -, l’edizione di quest’anno si riconosce sotto il titolo “A Love Supreme”, preso in prestito da quello del disco di John Coltrane (registrato sessant’anni fa, nel dicembre 1964), tra i massimi capolavori della storia del jazz: un omaggio al grande sassofonista afroamericano e al suo messaggio d’amore spirituale universale e inclusivo, in cui la musica diventa elemento e un linguaggio che unisce tutti gli uomini, per affrontare insieme un momento storico come quello attuale, come sottolinea Paolo Fresu nelle sue note di presentazione: «Dopo Rainbow e Futura non poteva dunque che essere A Love Supreme il motivo conduttore della trentasettesima edizione di Time in Jazz. Tema teso tra passato e futuro per sottolineare, soprattutto in questo difficile momento di conflitti e barriere, quanto il cuore dell’uomo debba sempre battere all’unisono, anelando all’amore supremo capace di renderci tutti uguali».