Alghero. Nell’ambito dell’attività antifrode svolta presso la sala arrivi internazionali dell’Aeroporto “Riviera del Corallo” di Alghero, i Funzionari dell’Agenzia Dogane e Monopoli (ADM) di Sassari, in servizio presso la Sezione Operativa Territoriale di Alghero, unitamente ai militari della Guardia di Finanza della Compagnia di Alghero, hanno fermato un passeggero proveniente dalla Nigeria via Milano Linate.
Sottoposto a controllo, all’interno del bagaglio sono stati rinvenuti due cappellini, una giacca e uno set lenzuola marchiati Gucci, un set lenzuola marca Versace, un set lenzuola marca Louis Vuitton, dei quali il detentore non era stato in grado di certificarne l’origine e la provenienza dei prodotti.
La merce veniva introdotta nel deposito di temporanea custodia doganale in attesa delle certificazioni di autenticità da parte dei periti dei titolari dei marchi.
In seguito alle perizie tecniche operate da parte dei titolari dei brand, attivate attraverso le banche dati di supporto all’attività di investigazione ADM, emergeva che i capi analizzati non erano autentici ma contraffatti. Se immessi sul mercato il loro valore sarebbe stato di oltre 6000 euro.
In applicazione della normativa prevista nei casi di introduzione nel territorio dello Stato di piccoli quantitativi di merce contraffatta da parte del consumatore finale, in attuazione del regolamento (UE) n. 608/2013, al soggetto è stata contestata una violazione amministrativa da 300 euro fino a 7.000 euro, oltre al sequestro ai fini della confisca della merce.
La normativa ha subito una depenalizzazione nel 2021 per i piccoli quantitativi: infatti, se l’acquirente finale, all’interno degli spazi doganali, introduce con qualsiasi mezzo nel territorio dello Stato beni provenienti da Paesi non appartenenti all’Unione Europea in violazione delle norme in materia di origine e provenienza dei prodotti, di proprietà industriale e di diritto d’autore, e i beni introdotti siano pari o inferiori a venti pezzi; oppure abbiano un peso lordo pari o inferiore a 5 chili, sempre che l’introduzione dei beni non risulti connessa a un’attività commerciale, si applica la sanzione amministrativa.