Sassari. Ancora un evento da non perdere proposto dalla Cedac rassegna per la grande Prosa con “Cyrano de Bergerac” di Edmond Rostand. La commedia è in scena dal 20 Marzo al teatro Massimo fino a domenica 24 Marzo, rispetterà i seguenti orari: venerdì 22 marzo – ore 20.30 – turno C, sabato 23 marzo – ore 19.30 – turno D e domenica 24 marzo – ore 19 – turno E.
Martedì 26 Marzo sarà al Teatro Comunale di Sassari. In “Cyrano de Bergerac” di Edmond Rostand la trama è una storia d’amore che sfida il tempo e la logica, nell’intrigante mise en scène firmata da Arturo Cirillo, che veste i panni dell’abile spadaccino e raffinato poeta, accanto a Rosario Giglio, Francesco Petruzzelli, Irene Ciani, Giulia Trippetta e Giacomo Vigentini.
Il celebre dramma, ispirato alla figura di Savinien Cyrano de Bergerac, estroso scrittore e filosofo libertino contemporaneo di Molière, racconta il tenero sentimento che il protagonista prova per la cugina, la bella Rossana, senza osare mai di confessarglielo a causa del proprio aspetto, tanto da prestarsi a fare da intermediario tra la donna e il giovane cadetto di cui si invaghita, e a fornire a costui le parole per conquistarne il cuore.
Un singolare triangolo, tragicamente spezzato quando il bel Cristiano de Neuvillette cade in battaglia, lasciando Rossana, ignara dell’inganno, prigioniera del dolore e del rimpianto e Cyrano unico custode del segreto dell’amico scomparso, finché colpito a morte in un agguato egli non confessa la verità all’amata. Un’originale rilettura di “Cyrano de Bergerac” con adattamento e regia di Arturo Cirillo, scenografie di Dario Gessati, costumi di Gianluca Falaschi (Premio Le Maschere del Teatro 2023) e disegno luci di Paolo Manti, e con musica originale e rielaborazioni di Federico Odling, produzione Marche Teatro, Teatro di Napoli / Teatro Nazionale, Teatro Nazionale di Genova, Emilia Romagna Teatro / ERT Teatro Nazionale, per riscoprire il fascino di un personaggio (re)inventato da Rostand e ormai entrato nell’immaginario. In un gioco metateatrale, la vicenda del poeta innamorato s’intreccia alla favola di Pinocchio, nella versione immaginifica di Carmelo Bene, con rimandi al mondo del varietà e una colonna sonora che spazia dalle canzoni di Domenico Modugno e Edith Piaf alle musiche di Fiorenzo Carpi.