Era stata richiesta più volte, durante la precedente Giunta Solinas, una legge che tutelasse i caregiver familiari. L’Associazione di Promozione Sociale sassarese “Ora Noi Aps”, lo scorso novembre, aveva finalmente potuto festeggiare l’istituzione della Legge Regionale 06 Novembre 2023 n012 che prevedeva il riconoscimento, la valorizzazione e il sostegno del caregiver familiare. La Sardegna risultava così tra le prime Regioni in Italia a legiferare in materia.
Peccato che, per la suddetta legge, non siano state redatte né linee guida, né disposizioni finanziarie. È proprio il caso di dire che, in certi casi, le belle parole non bastino. In questo caso non si tratta solo di belle parole ma di parole significative e di indubbio significato. Il riconoscimento della figura del caregiver, ossia di colui che si prende cura in maniera continuativa di un familiare in stato di disabilità, a poco o niente serve, se non ci si accosta la “valorizzazione” e il “sostegno”. In parole più semplici: se non si danno “braccia e gambe alla legge”, come era stato espressamente dichiarato dagli esponenti del Movimento Cinque Stelle Andrea Li Gioi e Desirè Manca il giorno della discussione, e approvazione, della legge. Gambe e braccia che servivano per sostenere, nel senso pratico, persone che spesso, a fatica, riescono a conciliare una normale vita con l’attività di assistenza.
Ora, a distanza di quattro mesi, le elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale hanno decretato la caduta della Giunta Solinas e la nomina di Alessandra Todde, esponente del Movimento Cinque Stelle, la quale potrebbe sopperire a tale “dimenticanza”. È quello che sperano Mario Assanti e i caregiver che, a novembre, avevano accolto l’istituzione della legge con soddisfazione e tante belle speranze. Ed è per questo che, nei giorni scorsi, il 12 marzo, hanno scritto alla neo Presidente.
“Nel congratularci per la sua elezione, vorremmo sottoporle la nostra preoccupazione sulla mancanza delle linee guida e del finanziamento della legge in oggetto, poiché sussiste il fondato timore che le aspettative indotte, anche attraverso le nostre indicazioni, interlocuzioni e collaborazioni, con il precedente Governo Regionale, volte all’approvazione della legge succitata, possano essere destinate a sgretolarsi e finire nel dimenticatoio”. La richiesta non vuole essere un’accusa, come precisato poche righe più avanti: “Certamente non vogliamo imputare delle colpe a nessuno ma invochiamo alta attenzione, dacché non si tratta di una legge marginale, perché riguarda tantissime famiglie sarde con disabilità, con tutti gli oneri che devono sopportare anche solo per vedersi riconoscere la loro condizione”.
Condividendo la loro preoccupazione, ci auguriamo che la richiesta sia presa in considerazione al più presto, e che la legge venga resa effettiva a tutti gli effetti, per dare dignità e reale sostegno a chi, a titolo gratuito, presta assistenza non solo fisica ma anche morale, spesso restando nell’ombra.
Mario Assanti, Presidente dell’Associazione Ora Noi Aps
Daniela Piras