Sassari. Vent’anni di attività concertistica, incisioni discografiche, eventi musicali e una voglia di crescere inarrestabile. L’Associazione Dolci Accenti celebra questo speciale traguardo presentando la sesta edizione del Festival internazionale di musica antica “Note senza tempo”, che prenderà il via giovedì 21 marzo (giornata europea della musica antica) alle 19 nella chiesa di San Pietro in Silki a Sassari con il concerto dell’ensemble barocco “La Calandria”, per proseguire nei prossimi mesi con tanti appuntamenti a ingresso gratuito in luoghi di straordinario interesse storico culturale. Esperti e appassionati avranno la possibilità di riscoprire sublimi melodie del passato, rievocate attraverso l’utilizzo di autentici strumenti d’epoca o di copie per un’esecuzione il più vicino possibile all’idea originale del compositore.
La manifestazione, diretta artisticamente da Daniele Cernuto, è organizzata con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna e dei comuni di Sassari, Uri, Ploaghe, Porto Torres, Sennori e Bulzi, ed è inserita nel cartellone di “Salude & Trigu” della Camera di Commercio del Nord Sardegna.
Il programma è stato presentato stamani (14 marzo) a Sassari dal presidente dell’associazione Dolci Accenti, Calogero Sportato, assieme al direttore del conservatorio “Luigi Canepa” di Sassari, Mariano Meloni, ad Antonella Viglietti in rappresentanza della Camera di Commercio e all’assessore alla Cultura del Comune di Porto Torres, Maria Bastiana Cocco, che hanno tracciato il bilancio di un festival che, a partire dalla sua fondazione nel 2019 si è ampliato anno dopo anno.
BILANCIO. Sono circa 4mila le presenze complessive di pubblico registrate per un totale di quaranta eventi concertistici, con l’arrivo di centocinquanta artisti provenienti da Italia, Romania, Ungheria, Argentina, Olanda e Messico, e il coinvolgimento di cinque cori e tre orchestre. Diverse centinaia di ore sono state dedicate a masterclass professionalizzanti per giovani artisti e sono state aperte alla cittadinanza otto giornate studio di approfondimento.
NOVITÀ. Le novità di quest’anno non sono da meno, a partire dall’estensione nel tempo (grazie agli appuntamenti spalmati in tutto l’arco dell’anno solare) e nel territorio attraverso il coinvolgimento di sette comuni, per distribuire gli eventi in modo capillare. Importantissimo è stato l’inserimento nella REMA, la Rete europea dei festival di musica antica, che consentirà al Nord Sardegna di acquisire visibi
lità e prestigio, accogliendo artisti di chiara fama internazionale sempre più disponibili a calcare i palcoscenici dell’isola. Tra questi il 7 settembre arriverà a Sassari il soprano Maria Cristina Kiehr, considerata una vera star della musica barocca.
Di fondamentale importanza tra le collaborazioni sarà quella con il Conservatorio “Luigi Canepa” di Sassari, tanto che ben tre concerti in Sala Sassu saranno inseriti nel cartellone dei “Mercoledì del conservatorio”.
INEDITI. Ciliegina sulla torta sono gli inediti, il cui autore di riferimento è Alessandro Scarlatti, in vista delle celebrazioni nel 2025 dei trecento anni dalla scomparsa: lo scorso 2 dicembre il
festival ha riportato alla luce una messa inedita e quest’anno, grazie all’impegno di Ondrej Macek, il lavoro musicologico porterà a ricostruire il “Vespro della beata vergine”, che sarà eseguito il 14 luglio nella basilica di San Gavino a Porto Torres.
LA CALANDRIA. Il concerto inaugurale, realizzato in collaborazione con il festival di musica antica Musicae Amoeni Loci e il Coro Jubilate di Candelara (Pesaro, città della cultura 2024) vedrà protagonista l’ensemble “La Calandria” diretto dal maestro olandese Willem Peerik, che proporrà “Aus der Tiefe ruf ich Herr, zu dir” (Dal profondo ti chiamo Signore), tratto dalle Cantate di Johann Sebastian Bach.
Le voci di Alida Oliva (soprano), Bianca Simone (alto), Jiangchen He (tenore) e Decio Biavati (basso) saranno accompagnate al violino barocco da Alessandra Bottai, all’oboe barocco e flauto dolce da Paolo Faldi, al flauto dolce da Alida Oliva, alla viola da gamba da Sara Campobasso e Luca Favoni con Willem Peerik alla direzione e all’organo.
Il nome del gruppo è ispirato alla commedia “Calandria” di Bernardo Dovizi da Bibbiena, portata in scena per la prima volta nel 1523 nel salone del trono del Palazzo Ducale di Urbino, uno dei primi esempi di azione teatrale in musica. Nel 2003, alcuni musicisti provenienti da diverse città europee si sono incontrati nelle terre del Montefeltro creando questo ensemble dall’organico variabile, che dal singolo strumento o voce e basso continuo può arrivare alla formazione dell’orchestra da camera.
PROSSIMI APPUNTAMENTI. Il prossimo appuntamento del festival sarà il 6 aprile in Sala Sassu a Sassari con “L’Orfeo britannico tra le stelle con diamanti” proposto da “I solisti dell’orchestra Barocca siciliana”. Il 25 maggio seguirà “La Serenissima, sonate veneziane” eseguita dall’Accademia Ermans nella chiesa di San Pietro delle Immagini di Bulzi. Il 22 giugno a Uri “Nazioni Insieme” proporrà “Un virtuoso (quasi) dimenticato”. Il 14 luglio nella Basilica di San Gavino a Porto Torres il “Progetto Scarlatti e gli inediti” presenta “Vesper” e, sempre a Porto Torres, il 16 luglio Ondrej Macek terrà una masterclass sulla vocalità barocca per i cori. Il 31 agosto al Convento dei Cappuccini di Ploaghe “EMYO Orchestra giovanile di musica antica” presenta “Italia-Germania 4-3” sotto la direzione di Alberto Sanna. Chiusura il 7 settembre in Sala Sassu a Sassari con “Il canto nobile” del “Concerto Soave”.
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