Sassari. «Fare del Mediterraneo uno degli spazi creatori di un’umanità che vuole vivere insieme». È l’ambiziosa missione che numerosi partner istituzionali e privati hanno affidato alla Convenzione dei diritti nel Mediterraneo, partorita il 19 marzo a Palermo. A due anni dalla sua irruzione nel dibattito pubblico, la Convenzione sarà al centro di due giornate di incontro e di confronto che si terranno a Sassari, in via Carlo Alberto 7, nella sala conferenze della Fondazione di Sardegna, che ha fornito il proprio contributo all’iniziativa messa in piedi da Mediterranean Convention of Human Rights, Ponti non Muri, Centro Servizi Sardegna e Sassari Città Migliore. L’appuntamento è fissato per il 18 e il 19 marzo. Tra i protagonisti più attesi della convention c’è Leoluca Orlando, l’ex sindaco di Palermo diventato famoso per la sua forte opposizione a Cosa Nostra, oggi ambasciatore della Convenzione.
La prima sessione, che inizierà lunedì alle 9, sarà dedicata ai temi della pace e nello specifico al diritto alla mobilità umana. I lavori saranno introdotti da Lavinia Rosa dell’associazione Ponti non muri, delegata regionale della Convenzione dei diritti del Mediterraneo. Seguiranno una serie di testimonianze sul ruolo dei giovani del Mediterraneo per la pace, al quale prenderanno parte gli studenti del Liceo statale “Margherita di Castelvì” di Sassari, che saranno coordinate da Fabio Alberti. Di pace come progetto politico per il Mediterraneo parlerà Franco Uda di Arci Sardegna prima della proiezione del film “Solo di passaggio” di Al Marsed dell’Osservatorio di genere in situazioni di crisi di Tripoli.
Particolarmente atteso l’appuntamento delle 16, con Alfio Foti Presidente della “Convenzione dei diritti nel Mediterraneo ETS” e Giacomo Spissu, presidente della Fondazione di Sardegna, che parleranno della Convenzione di Palermo e dell’impegno della Fondazione di Sardegna sui principali temi trattati nella stessa Convenzione, prima di lasciare la parola al suo testimonial più celebre, Leoluca Orlando, in dialogo con Karim Hannachy, coordinatore dell’Osservatorio sul fenomeno migratorio della Sicilia, Aziz Polozhani, rettore dell’Università “Madre Teresa” di Skopje, in Macedonia, Claudio Rossi dell’Università “La Sapienza” di Roma, Rafing Boujdaria dell’Università di Tunisi, in Tunisia, e Ilir Aliaj dell’Università di Tirana, in Albania. Seguiranno i contributi provenienti dall’Isola con i rappresentati di Anci Sardegna, Provincia di Sassari, Comuni di Sassari, Porto Torres e Stintino, Franco Marras del Csv Sardegna, Salvatore Sanna di Acli Sardegna, Loredana Barra della Uisp di Sassari e Gianfranco Strinna, dirigente del Castelvì.
Martedì alle 9 si parla del Mediterraneo insulare e della proposta della confederazione delle isole del Mediterraneo per il turismo itinerante. Un focus particolare sarà dedicato alle cosiddette isole minori. Prenderanno la parola Giannina Usai, segreteria generale dell’Ancim, Erika Mazzetti, presentatrice di un progetto di legge quadro sulle isole minori. Sarà l’occasione per illustrare e promuovere la “Carta dell’Elba per un’Europa dei cittadini insulari più coesa e cooperativa”, recentemente approvata a Portoferraio e sottoscritta già da altre istituzioni ed enti impegnati in questo percorso. Prenderà poi la parola Silvio Lai, vicepresidente della Commissione parlamentare per il contrasto degli svantaggi derivanti dall’insularità, l’ex rettore di Sassari Attilio Mastino della Scuola archeologica italiana di Cartagine, Giovanni Lobrano, docente di Diritto romano dell’Università di Sassari, Daniela Sitzia, direttore di Anci Sardegna, e Luca Galassi, direttore generale del Centro regionale di programmazione della Regione Sardegna. Con loro converseranno Mario Albano, segretario generale di Anci Sicilia, Karsten Xuereb, ricercatore di Malta, Vittorio Gazzale, direttore del Parco nazionale dell’Asinara, Benedetto Sechi, presidente del Flag Nord Sardegna, Salvatore Corveddu, già segretario nazionale di Cgil Chimici, Enrico La Rosa, presidente di Omega, e i rappresentanti dei Comuni di La Maddalena, Sant’Antioco, Carloforte e Porto Torres. Coordina la sessione Rosario Musmeci.
Nel corso dell’ultimo atto del convegno, a partire dalle 17.30, si parlerà di cambiamenti climatici, biodiversità, ecosistemi e salute con Tuba Dal dell’Università di Ankara, in Turchia, Javier Garaizar dell’Università dei Paesi Baschi, in Spagna, e Ramli Iman dell’Università di Costantine, in Algeria. Ai lavori coordinati da Salvatore Rubino interverranno Donatella Spano dell’Università di Sassari e Gianluca Cocco, direttore del Servizio sostenibilità ambientale dell’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente.
La Convenzione dei diritti nel Mediterraneo mira al riconoscimento delle matrici comuni nella storia, nella geografia, nelle culture dei popoli del Mediterraneo, «per ridare centralità a una identità mediterranea plurale assunta come base delle relazioni tra i popoli dell’area, affermare una concezione del Mediterraneo come nuovo spazio creatore di una umanità che vuole vivere insieme, strutturare una rete permanente tra i soggetti aderenti e diffondere e praticare esperienze di democrazia partecipata», come recita il testo redatto due anni fa a Palermo, in occasione dell’istituzione di un percorso i cui dettagli saranno illustrati nel corso della due giorni sassarese.