L’Istituto Italiano di Cultura di Oslo, prestigioso organo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il 14 marzo presenterà negli spazi dell’Istituto quattro cortometraggi di Visioni Sarde.
Nata nel 2014 nell’ambito dello storico Festival Visioni Italiane della Cineteca di Bologna, la rassegna ha l‘obiettivo di raccontare la Sardegna attraverso il cinema e di valorizzare l’opera dei giovani talenti cinematografici sardi. I cortometraggi giunti alla finale della decima edizione sono stati selezionati dai critici e dagli esperti della Cineteca di Bologna.
Questa edizione di Visioni Sarde all’Istituto Italiano di Cultura diretto da Raffaella Giampaola si apre con una presentazione del numero 19 della rivista annuale del cinema italiano, Quaderni del CSCI, acronimo che sta per Centro di Studi sul Cinema Italiano. Il dossier, curato da Antioco Floris, Marco Gargiulo e Fabio Rossi, si intitola: “Pagine schermate: sui rapporti tra letteratura e cinema nella produzione italiana del nuovo millennio”.
La proiezione dei corti sarà preceduta da un approfondimento su cinema e letteratura a cura di Antioco Floris (Università di Cagliari), Marco Gargiulo (Università di Bergen), Fabio Rossi (Università di Messina) e Camilla Skalle (Università di Bergen).
A seguire saranno proposti:
Dalia di Joe Juanne Piras (17’), thriller drammatico che racconta di una psicologa infantile alle prese con un caso molto delicato e complesso. Smarrimento e ossessioni si avvicendano fino a confondersi;
Giù cun Giuali di Michela Anedda (3’), stop motion in sardo. Due cugini diversissimi, trovano un modo per andare oltre le apparenze;
Spiaggia libera di Ludovica Zedda (16’), cortometraggio incentrato sul confronto generazionale tra padre e figlia;
Tilipirche di Francesco Piras (18’), il passaggio di testimone da padre a figlio per la gestione dell’ovile di famiglia, con sullo sfondo una terribile invasione di locuste che divorano ogni cosa.
Un dibattito concluderà la serata.
Il progetto Visioni Sarde è reso possibile da Regione Autonoma della Sardegna, Fondazione Sardegna Film Commission, Cineteca di Bologna, Associazione Sardi “Gramsci” di Torino e Associazione “Visioni da Ichnussa.