«L’esperienza di “Uniti per Alessandra Todde” non si esaurisce qua, la lista elettorale diventa ora un progetto politico destinato alla costruzione di un movimento saldamente radicato nei territori, con l’obiettivo di promuovere e favorire quelle dinamiche tipiche di una politica fatta dal basso, dall’ascolto e dal confronto, per riportare nelle istituzioni le istanze reali della comunità sarda». L’ha deciso l’assemblea di tutte le candidate e di tutti i candidati che hanno vissuto in prima linea il battesimo di fuoco dell’esperimento civico in occasione delle elezioni regionali celebrate lo scorso 25 febbraio. Sabato a Tramatza hanno partecipato circa 40 su 52 aventi diritto, a dimostrazione dell’entusiasmo e della voglia di partecipazione che sta animando l’inizio di questa nuova esperienza. Lo riprova anche il fatto che tutti i partecipanti hanno preso la parola nel corso dei lavori.
Il meeting a metà strada tra Cagliari, Sassari e Nuoro è stata l’occasione per molti di conoscersi e di condividere priorità e speranze riposte nel nuovo governo regionale, al quale “Uniti per Alessandra Todde” sarà chiamato a partecipare attivamente con l’indicazione, come quarta forza della coalizione, di una o un assessore. Nel corso dei lavori i tre consiglieri regionali eletti, Valdo Di Nolfo, Sebastian Cocco e Giuseppe Frau, hanno ricevuto per acclamazione il mandato di rappresentare il nascituro progetto al tavolo della coalizione regionale e in occasione degli incontri bilaterali con la Presidente della Regione. Inoltre è stato definito il percorso interno di organizzazione che si concluderà con l’elezione degli organi statutari.
Infine l’assemblea ha deliberato a favore dell’utilizzo del simbolo per la costruzione di liste civiche da presentare alle prossime elezioni amministrative in programma in diversi Comuni della Sardegna, a iniziare da Cagliari, Sassari e Alghero. Assunto il mandato affidatogli dai loro compagni di viaggio, Frau, Di Nolfo e Cocco, dopo i ringraziamenti dovuti «al lavoro di tutti per un risultato che è merito del grande sforzo collettivo», hanno promosso l’idea di «organizzare degli incontri a cadenza fissa nel corso dei quali recepire le istanze dei diversi territori per poi sintetizzarle nell’impegno all’interno dell’aula, avendo come unico obiettivo l’interesse dei sardi».