Uri. L’appuntamento è puntuale da oltre trent’anni e, fatta esclusione per gli anni della pandemia, la seconda domenica di marzo la ProLoco di Uri non ha mai fatto mancare la celebrazione del Carciofo Spinoso Dop. Proposta enogastronomica sempre varia, eventi collaterali trasversali e per ogni gusto. Dallo sport al folklore passando per attività sempre più family, Uri si conferma il paesino del Coros legato alla Sagra cui non si può rinunciare.
L’appuntamento 2024 è per il 9-10 marzo con un’anticipazione tutta locale legata alla Sagra dei Bambini. Uri, certificato Comune Amico della Famiglia, ha voluto coinvolgere l’Istituto Comprensivo Grazia Deledda con dei laboratori dedicati alla scuola primaria e secondaria inferiore. Studenti e studentesse venerdì 8 marzo, con l’aiuto della ProLoco, si cimenteranno nella realizzazione di un menù a base di carciofo. Tutti ai fornelli per conoscere benefici e proprietà del carciofo sardo. Parallelamente sarà attivo un laboratorio legato al burro e uno che spiegherà la realizzazione del sapone per comprendere quanto le nonne riuscivano a realizzare tra le mura domestiche. Al termine dei laboratori i giovanissimi uresi andranno alla scoperta delle proprie radici con la visita guidata del percorso Centro%.
Sabato tutti a Uri fin dal mattino con l’appuntamento per la solidarietà targato AVIS per l’annuale donazione del sangue dalle 8:30 alle 12. Alle 17 nell’aula consiliare il professor Antonio Farris presenterà il suo ultimo libro, edito da Carlo Delfino Editore “Il Carciofo. Un’eccellenza dell’agricoltura e della gastronomia della Sardegna”, realizzato insieme a Luigi Ledda, Paola Deligios.
La serata proseguirà in piazza con il cabaret di “Signora Agnese”, la musica dal vivo del gruppo “La Pillola” e dj set.
Domenica 10 marzo sono numerosi gli eventi che in contemporanea coloreranno la giornata all’insegna della tradizione, dei valori uresi e del folklore.
L’atelier di via Sassari 14 darà il via agli appuntamenti con la mostra del ricamo “Incantos” con gli abiti tradizionali di Uri a cura di Maria Pazienza Salaris e Tonina Salaris che ospiteranno nel pomeriggio la cerimonia della vestizione con l’abito tradizionale.
L’Antico Lavatoio ospiterà la mostra fotografica dell’Unione dei Comuni del Coros “Le Perle del Coros” mentre nei locali S’Iscola Ezza sarà possibile visitare fin dal mattino la mostra “Su Cosinzu Antigu”, a cura di Rita Achenza e la mostra fotografica “Sardita” della Scuola Fotografica Maior di Sassari. Da “S’Iscola Ezza” partirà dopo le 10:30 la visita guidata ai monumenti del percorso “Il Centro %” che prevederà una sosta per la degustazione del vino locale presso S’Iscalitta.
Dalle 12 spazio alla gastronomia con la degustazione delle pietanze a base di carciofo in piazza della Repubblica dalle ore 12.
Cinque i piatti a scelta. Pennette mare e carciofi, lonza di maiale su salsa di carciofi e carciofi in verde, agnello carciofi e patate saranno i piatti realizzati dai padroni di casa, la Proloco di Uri. Fregola con carciofi e purpuzza la proposta della Proloco di Banari. Pennette lumache e carciofi saranno invece realizzati dalla Cooperativa Caracol di Casumaro, in provincia di Ferrara, che saranno ospiti della comunità urese per l’occasione. Presente, come sempre, l’angolo del dolce a cura del pastificio Andarinos di Usini con seadas e frittelle.
Piazza della Repubblica sarà palcoscenico anche per la musica che dalle 12 alle 19 intratterrà i presenti. Sul palco si alterneranno le band Carletto, Blackout e 90’Hits. Alle 16 ancora musica con l’esibizione del Coro di Uri nella chiesa Santa Rughe.
Un paese in festa che, come ogni anno, si fa comunità per dare il meglio di sé nell’accoglienza cercando di rinnovarsi ed offrire ai visitatori novità e curiosità senza per questo rinunciare alla tradizione.
“La Sagra, come ogni anno, si rinnova nella tradizione – spiega la presidente della ProLoco Uri Antonietta Capozzoli – Negli anni abbiamo imparato che i visitatori delle sagre cercano semplicità, qualità, folklore ma in maniera sempre più esigente e innovativa. Come ProLoco di Uri abbiamo dimostrato in trentadue edizioni di stare al passo con i tempi mantenendo puro il nostro dna ed il nostro legame alla comunità urese. A raccontare le nostra innovazione ci sono i gemellaggi in tutta Europa che ci spingono a conoscere e legare i nostri gusti a quelli più lontani, mentre a testimoniare il nostro legame c’è la costante collaborazione con le associazioni uresi che con amore raccontano la nostra storia. Vi aspettiamo a Uri!”.