Erano più di 1200 i cuochi che si sono sfidati alle Olimpiadi della cucina 2024, tenutesi a Stoccarda dal 2 al 7 febbraio. Le olimpiadi vanno in scena ogni quattro anni e rappresentano il concorso più importante per un cuoco. I concorrenti di questa edizioni sono arrivati da più di 55 nazioni; tra questi c’era anche il sassarese Adriano Cossu.
Ciao Adriano, innanzitutto complimenti! Ci spieghi cosa sono le olimpiadi della cucina e come si colloca il tuo lavoro?
Grazie! Le Olimpiadi della cucina sono una manifestazione culinaria multidisciplinare internazionale dove è prevista anche la categoria artistica, che permette ai partecipanti di esporre le proprie opere d’arte sul cibo, come nel mio caso. Il mio lavoro consiste proprio nella decorazione dei buffet per qualsiasi tipo di evento, dal più semplice all’extra lusso. Tutto questo lo realizzo coi formaggi e i vegetali intagliati, perché sono convinto che si mangi prima con gli occhi.
Tu hai partecipato nella sezione “cucina artistica”, portando a casa ben tre medaglie. Una medaglia d’argento ottenuta nella categoria “culinary art” insieme a due medaglie di bronzo nelle categorie “live fruit and vegetable carving” e “K5 carving fruit and vegetable” (opere pronte). In cosa consistono queste opere?
Per la categoria “culinary art” ho partecipato con tre opere di formaggio: ogni forma racchiude un’unica opera intitolata “dal Macro al Micro” dove lo stesso tema è riportato in scala più piccola.
La sezione “live” consiste invece nell’intagliare direttamente davanti ai giudici. Io ho eseguito dei lavori su cinque vegetali nel tempo di tre ore, mentre per le “opere pronte” ho passato la notte in piedi intagliando in hotel.
Questo non è il tuo primo riconoscimento; infatti, nel 2019, a Rimini, hai vinto i Campionati della cucina Italiana organizzati dalla Federazione Italiana Cuochi, risultando l’unico sardo premiato. Come hai iniziato quest’avventura?
Ho iniziato per puro caso, per poi appassionarmi sempre più; così nel 2016 ho deciso di mettermi in gioco nei concorsi nazionali e internazionali per testare il livello di preparazione raggiunto, partecipando al mio primo concorso e vincendo la medaglia di bronzo, seguita nel 2017 da un altro bronzo, nel 2018 dall’argento per poi arrivare all’oro assoluto nel 2019.
Ho partecipato anche alle competizioni internazionali conquistando l’argento nel 2022 ai Mondiali di Lussemburgo e replicando alle Olimpiadi di Stoccarda questo febbraio.
Nel dicembre 2019, dopo aver registrato il marchio, ho aperto la mia associazione culturale “Sardi alla Frutta” dove, oltre a creare le mie opere, svolgo corsi di formazione per addetti del settore food che desiderano ampliare il loro curriculum, e anche per semplici appassionati, studenti, bambini e ragazzi.
Sottolineo che non ho mai fatto nessun corso: sono totalmente autodidatta. Ho anche sviluppato una mia tecnica di ritrattistica su anguria e sono riuscito a salvare e incorniciare le mie opere.
Hai qualche considerazione da fare sul mondo della ristorazione, oggi così in voga grazie ai tanti reality e ai contest?
Penso che i ristoratori (e questo vale per chiunque voglia un servizio professionale), debbano rivolgersi ai professionisti del settore, in tutti i campi, per poter offrire un servizio di livello adeguato. Quando mi propongo a loro, spesso mi sento dire “abbiamo già il nostro chef che fa le stesse cose…” Ciò non può essere vero, ovviamente. Per esempio, anche io cucino a casa, ma non per questo pretendo di offrire un servizio da “chef”! Le mie creazioni richiedono ore – a volte giorni – di lavoro e molta precisione nei dettagli: tutte cose non applicabili a chi ha già un suo lavoro impegnativo da svolgere.
Le opere di Adriano Cossu sono visibili sui suoi profili social:
https://www.facebook.com/SardiallaFrutta
https://www.instagram.com/sardi_alla_frutta/
https://www.tiktok.com/@adrycossusardiallafrutta?_t=8k2q2rRxr6X&_r=1
Daniela Piras