Sassari. Inclusione sociale e pratica sportiva, con “Oltre lo sport” si può fare! Il progetto, Finanziato dal bando Sport di Tutti Carceri – Ente Erogatore Sport e salute, si presenta a media e pubblico nel verde dello Sporting Padel Milano26 in via Milano 26 a Sassari. L’iniziativa avrà durata di 18 mesi, si realizzerà a Sassari e punta a coinvolgere i giovani in carico al Centro di Giustizia Minorile della Sardegna. Giovani chiamati ad essere protagonisti in 4 diverse discipline sportive: padel, pugilato, calcio a 7 e basket. Ad uno dei destinatari dell’iniziativa sarà inoltre permesso di svolgere un tirocinio presso l’Asd capofila del progetto, Thiareb Società Sportiva Dilettantistica. Lo sport corre quindi parallelo al processo educativo, esigenza cui si risponde affiancando ai momenti di pratica sportiva un supporto educativo gestito da EduPè.
Manuel Vanuzzo, Asd Thiareb: “Presentare questo nuovo progetto è per noi l’inizio di una nuova sfida. Ma come ci diciamo sempre tra noi, le sfide ci piacciono. Stiamo provando a dare forma a questa avventura. Oltre lo sport è dedicato a ragazzi che hanno commesso un errore, che hanno sbagliato.. vogliamo cercare di dare loro un nuovo momento, perché nelle difficoltà è giusto dare loro una seconda, terza e quarta possibilità. C’è tutto il nostro impegno. Lo sport? Abbiamo la boxe, la pallacanestro, il calcio e il padel, discipline che nello specifico saranno tutte riferibili a referenti qualificati. Non sappiamo ancora quali siano le criticità, ma le affronteremo perché la sfida noi vogliamo vincerla. Ora aspettiamo di sapere quali e quanti ragazzi saranno coinvolti. Li incontreremo per capire chi abbiamo davanti. Lavoreremo e giocheremo con loro. Di volta in volta, miglioreremo”.
Antonello Marongiu, Asd A tutto Padel – Sporting via Milano 26: “Sono diversi anni che insieme a Ugo D’Alessandro e a Manuel Vanuzzo sviluppiamo progetti sul tema del sociale, dell’inclusione da realizzare tramite la pratica sportiva. Da qualche anno esiste Padel Abile, progetto che consente a ragazzi diversamente abili di trovare momenti di gratificazione e divertimento sui campi da padel. Crediamo nell’inclusione. E crediamo che aver partecipato al bando che ora genererà Oltre lo sport, possa essere un’occasione per dare ulteriore sostanza al nostro percorso. L’abbiamo colta al volo. Ci siamo, siamo disponibili e non vediamo l’ora di partire”.
Ugo D’Alessandro – Sporting Padel via Milano 26: “Si parla tanto di inclusione, e in tal senso pensiamo questo veicolo sia molto forte. Che sia funzionale a riabilitare e includere. Funzionale, come il padel e le altre tre discipline coinvolte. Ci auguriamo che da questa esperienza possa venir fuori un campione di domani – sorride -. La scommessa in partenza deve essere questa, partendo dal divertimento, dal coinvolgimento, dal rispetto delle regole, dal sacrificio dall’abnegazione. Scommettiamo senza assilli e senza stress sul domani di un futuro campione, come è normale per chiunque faccia sport. Ma l’obiettivo è cominciare a lavorare al meglio e trasformare le parole in fatti concreti”.
Daniela Pirastu – Direttore dei servizi minorili della giustizia di Sassari: “Abbiamo da sempre valorizzato l’attività sportiva. D’altra parte siamo un’agenzia educativa, la terza dopo famiglia e la scuola. Questo progetto è l’occasione che ci è stata data, e che noi volgiamo con entusiasmo. Particolare poi il manifestarsi di una coincidenza: come servizio abbiamo una palestra, mai utilizzata. Volevamo attivare alcune attività per coinvolgere i ragazzi e stavamo cercando dei referenti. Il progetto poi ha preso un’altra piega. Ed oggi siamo qui in via Milano. Speriamo e ci auguriamo che i ragazzi possano incrociare nuovi percorsi. Ragazzi come tanti che meritano di vivere la loro vita in maniera diversa rispetto al pregresso”.
Maria Lucia Piga – presidente del Corso di Laurea in Servizio Sociale nel Dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali dell’Università di Sassari: “Grazie dell’occasione che viene offerta all’Università di Sassari, ci saremo con interventi soprattutto di livello formativo. Oltre lo sport c’è l’educazione, e c’è la formazione degli operatori – assistenti sociali e educatori -. Oltre lo sport c’è l’attività fisica, ci sono le regole di comportamento, la rifondazione educativa di persone normalissime.. il fatto che abbiamo commesso dei reati ci dice che famiglia e scuola non hanno funzionato. Oltre lo sport esiste il valore educativo, utile a mettere in moto partecipazione, agonismo e attività fisica. Focus: l’opportunità data ai ragazzi di misurarsi con i loro limiti e la possibilità di superarli. Occasione utile al relazionarsi con gli altri, ad accettare il limite, il dialogo, il misurarsi con l’altro e la competizione. Vale sul campo. Nella vita. Nel rapporto tra generi, nella rifondazione degli stereotipi”.
Maria Grazia Sias – presidente cooperativa Edupè
Ruolo assunto nel progetto e importanza di progetti sociali attraverso lo strumento dello sport
“Avremo un ruolo importante. Affiancheremo ai ragazzi educatori professionisti per dare valore a quel che è l’importanza educativa e pedagogica dello sport. Trasmetteremo a chi parteciperà al progetto i valori educativi. Insegneremo a seguire le regole, ad essere parte di un gruppo squadra. Sottolineando l’importanza del dare valore alle relazioni e al bene comune. Questo ciò che porteremo avanti. Inoltre, affiancheremo un o dei ragazzi che proseguirà il progetto in forma di tirocinio ”
Salvatore Erittu – Boxing Team Erittu
“Rivedo la mia gioventù e la mia evoluzione di uomo. Questo mi dà la consapevolezza che il progetto abbia strumenti veri per dare ai giovani opportunità reali. Devi metterti davanti a persone migliori, trovare nuovi stimoli, vivere quotidianità formanti. Ci sono vari soggetti che si muovono all’unisono, Enti, associazioni e uomini di sport. Penso che le varie discipline proposte, lo dico da atleta, abbiano tutte componenti fondamentali: sport di squadra per relazionarsi al gruppo, sport di coppia per il supporto da dare l’un l’altro, la boxe che ti fa fare i conti con te stesso, il padel che mixa il singolo al team alla sfida all’avversario. Ci sarò, e con me anche Denise Pisanu, tecnico federale che mi accompagna in questo progetto: ha visione sportiva e sociale, abbiamo stabilito connessioni tra mondi diversi come quello Culturale ad esempio. Questa è la punta di un iceberg, che però mostra giù qualcosa di concreto sotto la superficie”.
Maria Grazia Sanna – presidente Comitato Unicef Sassari
“Unicef è da sempre impegnata al fianco dei bambini, nella promozione del loro sviluppo e nel raggiungimento delle piene opportunità. Lo sport è componente importante, tutti voi prima di me ne avete sottolineato l’importanza. Unicef ruolo importante nel progetto Italia amica, leva fondamentale per lo sport come strumento di educazione, come componente decisiva rispetto all’attitudine della regolazione dei conflitti”.
SPORT DI TUTTI – “Carceri” è iniziativa promossa dal Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi attraverso il Dipartimento per lo Sport in collaborazione con Sport e Salute SpA, la società dello Stato per la promozione dello sport e dei corretti stili di vita.