Sassari. “La situazione è gravissima: quarantatre anziani, alcuni ospiti da oltre cinquant’anni della Casa Divina Provvidenza, perderanno la loro casa, i loro spazi, la loro vita. Venti lavoratori, tra Oss e ausiliari, invece, già da mesi senza stipendio, perderanno il lavoro. È questo il tragico epilogo della storia di una Fondazione storica della città di Sassari, Casa Divina Provvidenza, che il prossimo 26 marzo chiuderà definitivamente le sue porte agli ospiti che l’hanno sempre animata a causa del fallimento della Fondazione decretato dal giudice a fine 2023. E mentre la casa di cura sassarese, da più di un secolo al servizio della città, rischia di restare solo un ricordo, la politica, a tutti i livelli, comunale e regionale, tace e resta nel silenzio assoluto”.
“Gli ospiti – spiega Desirè Manca – sono ancora presenti nella struttura e non possono fare altro che attendere di sapere quale sarà il loro futuro. Di sapere quale soluzione alternativa sia prevista, dove alloggeranno tra un mese, chi si prenderà cura di loro. Al dramma sociale si somma quello occupazionale, anche questo rimasto inascoltato, perché venti lavoratori del Nord Ovest Sardegna fra un mese resteranno a casa”.
“Il tempo passa ma nessuno si pronuncia”, prosegue la consigliera, che aggiunge, “si deve inoltre considerare che questi anziani attualmente pagano una retta contenuta perché risiedono qui da anni, e non possano scegliere dove andare o permettersi alloggi ai prezzi di oggi”.
“Chi si farà carico di queste persone? Che fine faranno questi lavoratori che si sono sacrificati per anni, anche in condizioni difficili, prestando attenzione alle esigenze degli ospiti con passione? Attendiamo risposte”.