Sassari. L’arte della lavorazione dell’argilla che si trasforma in preziose maschere di ceramica sarà il tema del secondo laboratorio dedicato al Carnevale organizzato da Confartigianato Sassari nel “Salone delle Botteghe” di Sassari, l’area espositiva del “Padiglione Tavolara.
L’appuntamento, aperto a tutti gli appassionati, previsto per venerdì 9 febbraio dalle 17.00 in poi, verrà curato dall’artigiana gallurese Mercedes Enne.
La maestra ceramista, nata Olbia, studia architettura e frequenta una scuola orafa dopo l’università. Durante gli anni di lavoro come architetta in Costa Smeralda continua a sperimentare nuove tecniche
artistiche e trova nella ceramica artigianale la forma di espressione prediletta. Frequenta diversi corsi per perfezionare la tecnica di modellazione e smaltatura. Oggi, come ceramista professionista, realizza totalmente a mano oggetti per la tavola e per la casa: tutti pezzi unici dalle linee semplici e pulite, le forme leggere e lineari, decorati prevalentemente con la tecnica dello sgraffito, che crea splendidi effetti materici e di chiaroscuro.
“L’iniziativa di venerdì è il proseguimento del percorso laboratoriale del periodo carnascialesco – commenta Marco Rau, Presidente di Confartigianato Sassari – come sempre organizzato all’interno della
struttura del Salone, la cui riapertura è stata possibile grazie al finanziamento del Comune di Sassari”. “Il laboratorio di realizzazione delle maschere in ceramica è un luogo straordinario dove la creatività prende forma attraverso il delicato tocco degli artigiani – prosegue Rau – abbiamo voluto questo laboratorio con la maestra Enne perché rappresenta una eccellenza del mondo della ceramica in Sardegna, capace di interpretare in chiave moderna, fondendo insieme arte, design e manualità, la professione di ceramista”. “La cura dei dettagli e la particolare lavorazione ne fanno dei pezzi unici anche se simili nel loro genere – conclude il Presidente – le confezioni completano l’offerta e danno all’oggetto artigianale, quel valore
aggiunto che rispecchia la cura della lavorazione e la passione per i dettagli”.
L’area espositiva delle Botteghe, nel frattempo, continua a proporre centinaia di oggetti tipici della tradizione artigiana sarda, rivisitati e trasformati in articoli unici da 25 artigiani-artistici provenienti da ogni angolo della Sardegna, quali gioielli, abiti e borse, tappeti, cuscini, quadri, arazzi, cestini, coltelli e
complementi ma anche maschere, ceramiche, piatti, creazioni in marmo, vetro, legno e ferro battuto, pipe e mosaici. Lo spazio, gestito da Confartigianato Sardegna è aperto dal martedì alla domenica, la
mattina dalle 10 alle 13, e il pomeriggio dalle 17 alle 20.