La “Sardegna verso l’Unesco” accoglie con grande soddisfazione la notizia che la CNIU (Commissione Nazionale Unesco) nei giorni scorsi ha dato via libera al percorso per portare le domus de janas all’interno del patrimonio mondiale dell’umanità.
Se ce ne fosse bisogno, la scelta del CNIU è l’ennesima conferma del valore universale della nostra preistoria e protostoria e della straordinaria importanza che il nostro paesaggio identitario, unico al mondo per la sua straordinaria ricchezza di migliaia di monumenti dispersi in tutti i 377 comuni della Sardegna, può rivestire per dare un’autentica svolta allo sviluppo economico della Sardegna.
La nostra storia antica, che è ancora viva e ben presente nelle domus de janas, nei pozzi sacri, nelle tombe dei giganti e nelle migliaia di torri nuragiche che sono il simbolo della nostra Isola, ha bisogno di essere raccontata dovunque, per diventare la carta d’identità della Sardegna, acquistando – anche attraverso il riconoscimento Unesco- il valore universale che renda la nostra Isola immediatamente riconoscibile e identificabile nel mondo.
La Sardegna della denatalità, dell’invecchiamento della popolazione, dello spopolamento delle zone interne, dell’economia asfittica trova dunque nella valorizzazione della sua antica civiltà un’occasione straordinaria per imboccare una nuova strada di crescita economica sostenibile, che si allontani da suggestioni di sviluppo che –come le pale eoliche di impianto indiscriminato- creerebbero irrimediabili danni al nostro paesaggio. Se i sardi ci crederanno sino in fondo, la creazione di nuove opportunità è oggi legata alla nostra capacità di raccontare al mondo le meraviglie che già abbiamo e che – purtroppo- nessuno conosce.
Per raggiungere l’obiettivo serve l’unità e la determinazione di tutti i sardi! La “Sardegna verso l’Unesco” è oggi più che mai convinta che il percorso di valorizzazione dell’antica civiltà sarda e del paesaggio monumentale dell’Isola rappresenti una prospettiva strategica per il futuro benessere dei sardi, in grado di dare importanti e decisive risposte alle attuali sofferenze del sistema economico e delle famiglie sarde.