“Non possiamo accettare il silenzio della politica locale mentre a Roma si sta distruggendo il futuro della Sardegna, mentre il governo Meloni sta andando avanti nell’intento di spaccare in due il Paese con la complicità del nostro governo regionale. Gli esponenti della maggioranza e il candidato Presidente oggi in campagna elettorale come pensano di bloccare questo scempio? Non si può stare ancora zitti. Serve una mobilitazione forte per ribadire il nostro no ad un provvedimento dal quale sarà impossibile tornare indietro. Una condanna per la Sardegna. L’assessore Doria – ricorda Desirè Manca (M5s) – si presentò alla Conferenza delle Regioni e, a nostra insaputa, e votò sì alla bozza della nuova autonomia differenziata. Con un atto inaccettabile il Consiglio regionale venne esautorato”.
“Con il primo voto parlamentare sull’Autonomia differenziata – prosegue – si fa sempre più concreto il rischio di un’Italia divisa in due, a due velocità, con cittadini di serie A e di serie B. Un’Italia in cui il divario tra Nord e Sud sarà talmente ampio da mettere a rischio la tenuta sociale del Paese e in cui la Sardegna verrà definitivamente annientata, tagliata fuori dalla possibilità di esprimere il proprio potenziale, abbandonata al proprio destino. L’introduzione dell’autonomia differenziata non può portare niente di buono per la nostra isola – commenta Desirè Manca – in quanto improntata in base a una logica competitiva che accentua le diseguaglianze tra regioni. Il rischio è quello che il divario tra regioni del Nord e del Sud Italia diventi un solco non rimarginabile”.
“I consiglieri regionali della Sardegna – conclude – i quali hanno ricevuto un mandato in favore della difesa, della tutela, dello sviluppo e dell’integrità della Regione Sardegna, sono stati zittiti. Non potranno però mettere a tacere un intero popolo. Dobbiamo combattere in difesa della nostra isola e io sono pronta a farlo con voi”.