Riceviamo e pubblichiamo il punto di vista dell’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico, in merito alla presentazione di una proposta di legge da parte dell’on. Bruzzone (Lega):
“L’on. Francesco Bruzzone, deputato della Lega, ha recentemente presentato una proposta di legge (la n. 1548 del 16 gennaio 2024) di riforma della legge quadro nazionale n. 157/1002 e s.m.i. sulla caccia semplicemente delirante.
Emanazione dei calendari venatori per legge regionale, così da impedire qualsiasi sindacato giurisdizionale, depenalizzazione dei reati venatori, eliminazione sostanziale dei periodi di caccia, così da consentirla durante le fasi della riproduzione e della migrazione, eliminazione dei giorni di “silenzio venatorio” in cui la caccia è vietata, previsione degli ampliamenti del numero delle specie cacciabili.
Una proposta di legge che viola pesantemente le direttive comunitarie sulla salvaguardia degli habitat naturali e seminaturali, la fauna e la flora (la n. 92/43/CEE) e sulla salvaguardia dell’avifauna selvatica (la n. 09/147/CE).
L’eventuale folle approvazione di simile proposta normativa consegnerebbe con certezza all’Italia l’apertura dell’ennesima procedura d’infrazione in materia ambientale, con il rischio di una pesante condanna da parte della Corte di Giustizia europea e un’ancor più pesante sanzione pecuniaria solo per ingraziarsi una modesta minoranza di cittadini a danno della grande maggioranza degli Italiani.
Sarebbe ora che una volta per tutte Governo Meloni, deputati e senatori si mettessero in testa che la fauna selvatica non esiste banalmente per esser sparata: il Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) auspica in proposito una presa di coscienza e un po’ di sano buon senso”.