Acquistava svariati modelli di autovetture, usufruendo degli importanti sgravi fiscali previsti dalla c.d. “legge Dini” che gli aveva permesso di non versare le tasse e di ridurre gli oneri di bollo per il pubblico registro automobilistico, per poi noleggiarle ai numerosi turisti e vacanzieri della Costa Smeralda.
Ecco quanto accertato dai Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia Carabinieri di Ozieri: la società in questione, totalmente fittizia – oltre a non avere una propria sede fisica e degli spazi utili per la conservazione del suo parco autoveicoli – di fatto aveva dichiarato al fisco somme quasi irrisorie, assolutamente non compatibili con il suo sostentamento commerciale.
Le indagini, avviate dal marzo 2023, hanno permesso di individuare ben 13 tra autoveicoli e ciclomotori ed addirittura una targa prova che erano tutti intestati al 41enne C.F., un ozierese titolare della predetta società al quale, oltre al deferimento all’autorità giudiziaria, sono state applicate pure le forti sanzioni amministrative previste dall’art. 94 bis del codice della strada; detti mezzi, durante i controlli alla circolazione stradale, venivano sovente fermati su tutto il territorio regionale ed alla loro guida venivano sempre identificati soggetti terzi, privi della necessaria documentazione contrattuale che ne attestava la legittima locazione.
Il sistema, caratterizzato da pagamenti diretti ed in denaro contante, aveva permesso di eludere il fisco garantendo la non tracciabilità della operazioni e quindi l’anonimato dei noleggi; tale metodo, molto remunerativo, si era rivelato appetibile anche per quei turisti che erano alla ricerca di una vacanza in Sardegna, ma all’insegna del risparmio.
Secondo le verifiche compiute dai militari di Ozieri il modus operandi era sempre lo stesso: il denunciato aveva ampiamente pubblicizzato la propria attività di noleggio presso le zona vacanziere della Costa Smeralda, utilizzando dei bigliettini da visita e la pubblicità gratuita sui social, offrendo ai vacanzieri servizi economicamente più vantaggiosi a discapito di quelli offerti invece dalle società di noleggio auto legalmente autorizzate.
Il meccanismo era basato su un accordo esclusivamente verbale ed il pagamento in contanti si verificava una volta avvenuto l’incontro per la consegna del veicolo il quale, successivamente, veniva restituito in un parcheggio preconcordato; in altre parole, il noleggiante – al termine del periodo di utilizzo pattuito con il noleggiatore – abbandonava la vettura in un parcheggio nascondendo la chiave d’accensione in uno dei passaruota o in un altro luogo poco distante, consentendone così il recupero da parte del noleggiatore .
L’attività di contrasto all’illegalità svolta dall’Arma dei Carabinieri è sempre puntuale e tesa allo smascheramento di società di servizi fittizie e non autorizzate; costante è l’invito all’utilizzo di canali commerciali ufficiali, garanzia di servizi regolari all’utente che, inconsapevolmente o ritenendo di poter risparmiare, potrebbe cadere vittima di truffe o vedersi rovinata la vacanza a causa di sgradevoli disservizi forniti da operatori abusivi e non professionisti.