Cagliari – “L’appello di Paolo Truzzu rappresenta certamente un segnale importante, ma ribadisco che il progetto di ‘Anima di Sardegna’ è ancora in campo: entro domani, al massimo, il centrodestra dovrà dare un segnale concreto di unità, o faremo le nostre valutazioni. Anche verso una corsa in solitaria? Assolutamente sì”. Così Alessandra Zedda, candidata indipendente con la sua associazione alle regionali sarde del 25 febbraio, di fatto “terzo incomodo” nel duello interno al centrodestra tra Paolo Truzzu e Christian Solinas. Zedda, che domenica ha presentato il simbolo della sua lista alla Corte d’appello di Cagliari rilanciando la corsa in solitaria, replica così al sindaco di Cagliari- l’esponente di Fdi Truzzu candidato dal tavolo sardo di centrodestra- che, sempre domenica, aveva rivolto un accorato appello alla ex vice presidente della Regione, dopo quelli a Lega e Psd’Az (gli alleati che spingono per la riconferma di Solinas, ndr): “Ad Alessandra dico: il tuo percorso politico, all’insegna della coerenza, parla chiaro. Perciò, anche nel rispetto della tua storia, il tuo posto è con noi. Una candidatura in solitudine si trasformerebbe in un indiretto favore all’ibrida coalizione rosso-gialla, che ha individuato la Sardegna come inconsapevole ‘cavia’ dell’esperimento campo largo”.
Parole, quelle di Truzzu, accolte positivamente da Zedda, che però chiarisce parlando con la Dire: “C’è da parte mia la disponibilità a trattare l’ipotesi di un ‘ritorno’ nella coalizione, ma non oltre la giornata di domani. Ora serve un’accelerata e una risposta agli elettori del centrodestra, e confido che nelle prossime ore si definisca la situazione. In quel caso ci saremo”.
Ad oggi, comunque, “la candidatura della lista ‘Anima di Sardegna’, con l’indicazione ‘Alessandra Zedda presidente’, è in campo. Nelle ultime ore non ci sono state novità rilevanti nell’alveo del centrodestra, e l’unità che auspicavo non è stata raggiunta”. Per l’unità della coalizione, “sono disponibile a dialogare e, nel caso, a riparlare della posizione della mia lista- spiega Zedda-. Con altrettanta chiarezza ricordo però che il mio progetto è fatto di persone che hanno manifestato l’idea di portare avanti una proposta civica, alternativa al centrodestra: ogni mia decisione potrà essere assunta dopo un nuovo confronto con i delegati dell’associazione. È chiaro che più passa il tempo, e più sarà difficile tornare indietro”.
La proposta messa in campo da Zedda “va nella direzione di poter rappresentare un ruolo guida all’interno delle politiche della nostra Regione- rimarca la consigliera regionale- e credo anche che si debba cominciare a parlare di temi e programmi, non solo di candidati e ‘strategie politiche’: si deve trovare un accordo su cosa potranno rappresentare ‘Anima di Sardegna’ e Alessandra Zedda nell’ipotesi di un rientro nel centrodestra”. Ad esempio, “io sono assolutamente contraria alla privatizzazione degli aeroporti, e sono sempre più convinta che serva un ruolo decisivo della Regione. Così come sono contraria alla privatizzazione del bene acqua. Ecco, serve un confronto su queste tematiche, sono argomenti su cui si dovrà discutere”.
Per quanto riguarda l’ipotesi di una sua candidatura a sindaco di Cagliari, l’ex vice presidente della Regione ribadisce: “Non sono interessata a una discussione che non riguardi esclusivamente le regionali: ho la Sardegna come obiettivo, e per la Sardegna voglio continuare a lavorare. Tra l’altro, nessuno mi ha fatto delle proposte in questo senso: la mia discesa in campo non nasce per barattare ruoli politici o incarichi. Lo dico anche per rispetto alla mia città, che non può essere oggetto di scambi e trattative”. Infine un passaggio sul ruolo svolto dal suo partito, Forza Italia, nella partita delle regionali: “Ho sperato che il mio partito potesse svolgere un ruolo guida in Sardegna, questo non è successo. Direi che c’è poco da aggiungere…”.
Fonte: Agenzia DIRE