Pubblichiamo la dichiarazione di Antonello Peru (Sardegna al Centro 20 Venti) che rilancia la proposta di introdurre un contributo di sbarco per chi arriva in Sardegna: il ricavato andrebbe poi diviso fra tutti comuni e non solo per quelli maggiormente turistici
Le polemiche di questi giorni sull’introduzione in alcuni Comuni della tassa di soggiorno non ci sarebbero state se il Consiglio regionale avesse approvato la proposta di legge sull’istituzione del contributo di sbarco. Quel provvedimento, che avevo presentato come primo firmatario ad inizio dell’attuale legislatura avrebbe sostituto la tanto odiata tassa di soggiorno con benefici indubbi per tutti: per i Comuni della Sardegna, sia quelli costieri che quelli delle zone interne, per le strutture ricettive ed extra alberghiere e per gli stessi turisti. Il motivo è semplicissimo: la mia proposta prevede l’introduzione di un contributo di scopo che viene pagato da tutti i turisti che arrivano in Sardegna. La platea delle persone aumenterebbe di tanto perché comprenderebbe anche chi ha la seconda casa nella nostra isola e viene per le vacanze, tutti quelli che prendono in affitto in nero un’abitazione. E i turisti pagherebbero meno rispetto ad ora perché il contributo non è legato ai giorni di permanenza ma viene pagato solo al momento dell’effettuazione del biglietto aereo o della nave.
Gli alberghi e le strutture extra alberghiere non sarebbero costretti a riscuotere una tassa che non rimane a loro ma che deve essere versata ai Comuni. Le somme incassate con il contributo di sbarco verrebbero distribuite a tutti i Comuni della Sardegna e non andrebbero, come avviene ora, solo a beneficio di quelle amministrazioni che decidono di introdurre l’attuale tassa di soggiorno. Con i soldi ricavati si potrebbero realizzare servizi e collegamenti per migliorare la nostra offerta turistica, sia quella delle coste che quella delle zone interne e questo consentirebbe anche di allungare la stagione turistica, obiettivo che se realizzato garantirebbe un ulteriore beneficio economico per la nostra isola.
Come detto, questa proposta accolta favorevolmente da tanti è stata osteggiata da pochi e alla fine non è arrivata in aula per la approvazione definitiva in questa legislatura.
Il mio auspicio è che il prossimo Consiglio regionale la possa discutere e approvare in tempi rapidi un provvedimento utile e giusto.