“Un potente schiaffo ai malati di Alzheimer della Sardegna, un colpo basso senza precedenti ai pazienti più fragili e alle loro famiglie. I fondi regionali destinati alle associazioni sarde che si occupano dello svolgimento delle attività di assistenza ai malati di Alzheimer e ai loro familiari, non sono stati impegnati per tempo perché il collegato alla legge Finanziaria è stato pubblicato tardi sul Buras. Poiché la pubblicazione della norma è avvenuta il 20 dicembre scorso non c’erano i tempi tecnici necessari per consentire agli uffici la conclusione dell’iter e impegnare le risorse a favore dei beneficiari entro il 31 dicembre del 2023. Un milione di euro persi definitivamente quindi”.
“Siamo stati abituati alle norme a favore degli “amici”, alle leggi che strizzano l’occhio ai potenti di turno, alle leggi per la creazione di poltrone dorate. Tutte approvate in tempi congrui, mentre per questa norma legata all’approvazione di un mio emendamento in favore dei più deboli non si è mosso un dito. Questo è l’esempio di una gestione dei conti che punta al benessere di una sola fascia di popolazione. Una vergogna senza giustificazioni”.
Questa la denuncia della consigliera regionale del Movimento 5 stelle Desirè Manca che lo scorso 9 gennaio ha presentato una richiesta di accesso agli atti per avere chiarimenti in merito all’erogazione dei fondi destinati alle associazioni sarde per i malati di Alzheimer.
“Leggo con profondo rammarico e immenso sdegno la risposta arrivata dagli uffici competenti. Come spiega la nota – fa sapere la consigliera – per poter assegnare il contributo sarebbe stato necessario procedere preliminarmente alla predisposizione, approvazione e pubblicazione di un avviso; alla successiva valutazione delle domande; alla definizione e approvazione dell’elenco dei beneficiari ammessi”.
“Perché queste informazioni arrivano soltanto oggi – chiede Desirè Manca. Nessuno si è preoccupato di verificare preliminarmente che una norma così importante non fosse soggetta ad ostacoli di nessun tipo. Come potranno sopravvivere oggi le associazioni che svolgono un ruolo attivo nella cura e nel supporto dei malati di Alzheimer? Tutto ciò è scandaloso”.