Martis. Dallo scorso anno il Festival Letterario Ethno’s, con il contributo della Regione Sardegna, della Camera di Commercio di Sassari con il programma Salude & Trigu e il Comune di Martis, ha avviato un progetto per il recupero della memoria intorno alla figura della narratrice Maria Nudda, depositaria di un ricco repertorio di racconti popolari. Sabato 30 dicembre, nei pressi di Piazza Regina Elena, è stata inaugurata l’opera dedicata a Maria Nudda insieme alle nuove puntate del podcast ispirate ai suoi racconti. Il Festival, oltre agli eventi culturali vuole dare spazio cosi agli artisti locali che portano con la loro arte, un bagaglio di cultura importante della comunità natale, cosi profondamente radicata nella loro memoria. Fondamentale in questo percorso è il riferimento allo scrittore Franco Enna che negli anni Settanta raccolse dalla viva voce dell’anziana donna le sue narrazioni per pubblicarle poi nel suo famoso libro “ ”, insieme a tanti altri registrati in tutta la Sardegna. Grazie a questa opera conserviamo oggi memoria non solo dei racconti, ma anche dei narratori e delle narratrici che tramandavano il patrimonio di tradizione orale, rimanendo per lo più anonimi. Mentre Enna ci trasmette anche i loro nomi e i rispettivi ritratti, tra i quali spicca appunto la personalità di Maria Nudda di Martis, talmente consapevole dell’importanza di quel patrimonio che aveva creato una sorta di scuola popolare di narrazione.
Maria Nudda, casalinga originaria di Martis, proveniva da una famiglia rinomata per la loro maestria nel raccontare storie, una tradizione che risaliva alla madre di Maria, conosciuta come Mastra ‘e contascias (Maestra di racconti). Si dice che la madre, per integrare le entrate familiari, fosse richiesta in serate importanti per narrare storie in cambio di modesti contributi. Seguendo le orme della madre, Maria fondò la “Scuola della Fiaba”, dedicata alle donne del vicinato. Quest’abilità nell’oratoria fu tramandata anche alle generazioni successive: suo nipote, Angelo Corda, fin da giovane fu un talentuoso narratore di fiabe. Ma dove potevano nascere queste fiabe se non in un luogo fiabesco? Martis, comune dell’Anglona in provincia di Sassari, è un borgo ricco di storia e natura incantevole, con cascate, ruscelli e una foresta pietrificata, proiettando chi visita il paese e chi vi abita in un contesto fiabesco e senza tempo, dove tutto è possibile e il mistero avvolge l’abitato. Lo stesso Giovanni Campus, tra gli organizzatori dell’evento, ha aperto la serata commemorativa raccontando di un progetto non molto lontano, che vedrà la nascita a Martis del museo della Fiaba.
Grazie alla collaborazione della famiglia di Franco Enna e in particolare della moglie Iole Sotgiu, è stato possibile avviare una serie di incontri nella comunità per ricordare i tempi in cui si svolse la ricerca, ed è stato prodotto un podcast, curato da Enedina Sanna con i racconti in sardo interpretati di Maria Elena Cocco. “Il podcast – spiega Enedina – nasce come strumento per continuare a trasmettere i racconti popolari. In questo modo i racconti che prima erano trasmessi oralmente sono passati nel libro (Contos de foghile) e ora continuano a viaggiare attraverso l’era digitale, le nuvole virtuali”. In questo progetto si aggiunge un nuovo tassello: la realizzazione di un ritratto di Maria Nudda affidato all’artista di Martis Andrea Falchi. Un giovane martese che già da giovanissimo ha dimostrato con determinazione come si concretizza un sogno: esporre a Milano e a Venezia. L’opera dedicata a Maria Nudda, coglie in pieno la spiritualità della narattrice, con quel viso assorto nel racconto e quel dito che indica la narrazione parlata. Un ‘anima e un ritratto che vivranno per sempre nella memoria e nel futuro del paese delle fiabe. I podcast saranno distribuiti oltre che sul sito internet www.ethnosfestival.it anche nella maggiori piattaforme on-line (spreaker, spotify, amazon music, google podcast).