In agriturismo come a casa, questo il motto delle feste per le famiglie sarde. A tavola e nelle aziende agricole, tra percorsi naturalistici e laboratori del gusto, i nuclei familiari, fatti di parenti e amici, si apprestano a confermare un trend, ormai senza tempo, che premia il legame con il territorio e le sue tradizioni culinarie.
A rilevarlo è Cia Sardegna insieme a Turismo Verde Sardegna, la sua associazione per la promozione agrituristica, annunciando il pienone per il cenone di San Silvestro: «Gli agriturismi sardi soffrono ancora gli effetti della crisi economica, tra costi alti di produzione e caro-bollette, così come le forti ripercussioni di emergenze climatiche, carenze infrastrutturali e marginalità importanti. Succede, quindi, che gli agriturismi optino per aperture più contenute, salvando però le tavole legate alle festività, e che non poche strutture con camere rimandino la riapertura completa», sottolineano Cia e Turismo Verde.
In tutti i casi, dalla costa alle zone interne, ad assicurare il sold out è la clientela fidelizzata, il turismo di prossimità e il ritorno nei paesi d’origine. Ecco che l’agriturismo risponde a più di un bisogno, mettendo d’accordo la voglia di mangiare fuori, bene come a casa, appunto, secondo tradizione e facendo economia. Negli agriturismi non si paga il coperto, per la cena di Capodanno si va, quest’anno, dai 40 ai 70 euro a menù. Soldi che i sardi spendono volentieri, per qualità, salubrità e genuinità garantita dei prodotti, rapporto consolidato con gli agricoltori e possibilità di abbinare degustazione di piatti tipici a esperienze all’aria aperta.
Immancabile, quindi, la cucina regionale, dai culurgiones all’agnello, il capretto e il maialetto, senza dimenticare i formaggi, i salumi, le lenticchie e i tanti dolci tipici sardi, accompagnati dall’eccellenza dei nostri vini.
«Gli agriturismi vivono appieno le difficoltà del momento» sostengono il presidente Turismo Verde Sardegna, Annalisa Fresi e il direttore Regionale Cia Sardegna, Alessandro Vacca, «ma la conduzione spesso familiare delle strutture, il legame di fiducia che si crea con i clienti, porta a individuare, ogni volta, il giusto compromesso tra sostenibilità aziendale e rispetto delle esigenze dei sardi».