Sassari. Una campagna di mobilitazione per boicottare i marchi che appoggiano il governo d’Israele, alla luce di quanto sta accadendo nella Striscia di Gaza: questo pomeriggio, a Sassari, diverse associazioni hanno organizzato una manifestazione informativa al riguardo. L’appuntamento è per le ore 17.00 nella centralissima Piazza Azuni. Riportiamo le motivazioni degli organizzatori:
Infuriano i bombardamenti e gli scontri armati nella Striscia di Gaza dove «nessuno luogo è sicuro e nessuno è al sicuro», come ha dichiarato lo scorso 5 dicembre il sottosegretario generale dell’ONU per gli Affari umanitari, Martin Griffiths, apostrofando come «apocalittica» la condizione dei civili palestinesi. Si contano ad oggi oltre 20 mila morti tra i civili palestinesi.
In questo contesto, continuano le mobilitazioni di solidarietà con la popolazione occupata e di informazione sulle radici e sulle ragioni della causa palestinese organizzate da diverse associazioni sarde. Venerdì 22 dicembre, l’associazione Sa Domo de Totus, l’associazione Amicizia Sardegna-Palestina, il Fronte Gioventù Comunista e il Collettivo Studentesco Bardana hanno organizzato, a partire dalle ore 17, una manifestazione in Piazza Azuni, per chiedere l’immediato cessate il fuoco e per lanciare una campagna di boicottaggio dei principali marchi che sostengono Israele e le sue politiche guerrafondaie e contrarie ai diritti umani e al diritto internazionale. Durante la manifestazione «verrà distribuita ai cittadini una vera e propria “lista dei cattivi” – spiega Fabrizio Cossu, presidente di Sa Domo de Totus – ovvero delle realtà economiche e dei prodotti che hanno legami finanziari, militari, politici col governo israeliano che sta portando a compimento una vera e propria pulizia etnica, con lo sterminio di migliaia di donne e bambini innocenti». Gli organizzatori non hanno dubbi: «Come insegna Gramsci “odiamo gli indifferenti” e ci schieriamo dalla parte della liberazione della Palestina. Per ottenere questo risultato il boicottaggio è un’arma utilissima che sta già danneggiando Israele. Forniremo un elenco dettagliato di prodotti da non acquistare per fermare il massacro in atto».
«Manifestazioni, incontri di informazione, raccolta fondi sono solo alcuni degli strumenti che abbiamo usato finora per alzare la nostra voce in favore della causa palestinese e per fermare il genocidio in corso – aggiunge Pierluigi Cocco del Fronte Gioventù Comunista – ora è arrivato il momento di boicottare tutti quei marchi che, in un modo o nell’altro, fanno affari o sono direttamente affiliati a Israele».
«Chiamiamo tutte le cittadine e tutti i cittadini del Nord Sardegna ad unirsi alla campagna di boicottaggio – prosegue Ninni Tedesco, vice presidente Sa Domo de Totus – invitiamo a portare bandiere palestinesi e sarde per rendere evidente la fratellanza fra i nostri due popoli perché l’autodeterminazione dei popoli è la nuova frontiera della democrazia».
Ma non di solo boicottaggio si animerà la serata. Nel corso della manifestazione verrà restituita voce al popolo palestinese attraverso letture di testi poetici e letterari di autrici e autori palestinesi da parte di Clip Collettivo Letterario Informale Performativo.