Sassari. Dopo anni di alterne fortune arriva lo stop giuridico alla Casa della Divina Provvidenza di Sassari, anche se di fatto la vita continua con l’esercizio provvisorio. Ieri il collegio specializzato del Tribunale ordinario di Sassari ne ha decretato il fallimento.
Tutto nasce da una richiesta di circa 44mila euro da parte di due creditori che, non soddisfatta, ha portato la storica istituzione all’attuale condizione. Vani sono risultati nel tempo i tentativi di concordato preventivo portati avanti dall’amministrazione dell’istituto e una proposta di risanamento dei debiti: bocciate dai giudici. Per gli stessi non è risultato neanche credibile l’attuale stanziamento di 2,8milioni di euro da parte della Regione Sardegna: non ci sarebbe chiarezza sulla temnpistica di erogazione.
Da qui il fallimento e la nomina di un curatore. Naturalmente, data l’impossibilità di spostare gli ospiti da un giorno all’altro, è stato disposto l’esercizio provvisorio per tre mesi. Termine di fatto troppo breve se si ha in mente di salvare il valore di vendita dell’Istituto, logicamente deprezzato dall’interruzione dell’attività, ma forse sufficiente per trovare un nuovo alloggio per gli assistiti.