Cagliari. Proseguono a Cagliari i concerti dicembrini della diciassettesima edizione di Signal Reload, la rassegna dedicata alla musica elettronica e d’avanguardia, alla sperimentazione, improvvisazione organizzata dall’associazione TiConZero, sotto la guida del musicista e docente Daniele Ledda, con la direzione artistica di Raffaele Tronci e la produzione di Valentino Nioi.

Domani (domenica 17 dicembre) sarà ancora il Cineteatro Il Vicoletto (in via San Giacomo, 80) a ospitare il secondo appuntamento di “Opus Unbound”, costola del festival nata con l’obiettivo di liberare l’opera lirica dai vincoli convenzionali, esplorando nuove frontiere e coordinando suono, parola, immagine, costumi, videoscenografie.

Alle 20 andrà in scena la performance dal vivo “Nocturnal Pulse” (a ingresso gratuito) dell’eclettica artista elettronica Veronica Oppes, per un concerto dai caratteri intimi e crepuscolari in cui protagonista sarà la notte, spazio temporale dove tutto si attenua e tutto si amplifica: suoni, luci, pensieri. Nella notte è più semplice percepire se stessi, il proprio respiro, il proprio battito vitale. La confusione della città è rimodellata, il suono è più civile. Un antico proverbio persiano recita che “il giorno è per gli occhi, e la notte per le orecchie”. Insieme alla Oppes, in scena ci sarà la cantante Michela Saba.

Il sipario sulla rassegna calerà nell’antivigilia di Natale (sabato 23 dicembre): alle 19 protagonista sarà lo SMLAB Ensemble, progetto di ricerca artistica e sperimentazione del suono nelle sue possibilità di espressione attraverso le arti sceniche e visive. La formazione si esibirà con il progetto Der Engel, rivisitazione in chiave contemporanea e teatrale del brano che Richard Wagner compose sull’omonima poesia di Mathilde Wesendonck. Sul palco ci saranno Martina Garau (l’Artista) e Michela Saba (Il Messaggero) alla voce, Federica Dessì (Incantesimo delle lacrime scarlatte) ai cristalli, Federica Jose Are (Pulsazione della Notte) al contrabbasso e Veronica Eva Oppes (Luce proibita) all’elettronica.

Signal Reload è realizzato grazie al contributo della Regione Autonoma della Sardegna (RAS L.1/90 ART. 56) e del Ministero della Cultura – FUS Fondo Unico per lo Spettacolo, Fondazione di Sardegna, in collaborazione con i festival Spaziomusica e Gràcia Territori Sonor – LEM Festival.

LA DIREZIONE ARTISTICA – Daniele Ledda è un artista sonoro, docente, ricercatore che vive e lavora in Sardegna, dove insegna Musica Elettronica al Conservatorio di Cagliari. Dal 2018 è direttore artistico dell’attività dell’Associazione Ticonzero affiancato dal prezioso lavoro dei soci Raffaele Tronci e Valentino Nioi. È interessato al rapporto con le arti visive, e realizza ambienti sonori per mostre d’arte e installazioni video. Ha al suo attivo numerose composizioni originali per la danza contemporanea. Negli ultimi anni sta esplorando l’esperienza della filosofia nella pratica delle arti contemporanee, attraverso la creazione di lavori che coordinano la scrittura, la parola, la visione e l’ascolto. E’ attivo come solista al campionatore, ed in vari gruppi: CoincidentiaOppositorum, Experimento, Ensemble Spaziomusica, SyntaxError, Spectrasonic, Jetée trio, come compositore, al live electronics e al campionatore. Ha collaborato, tra gli altri, con Marcus Stockhausen, Llorenç Barber, David Moss, HenningFrimann, David Shea, OtomoYoshihide, Marco Cappelli, Marc Ribot, Elliott Sharp, Eric Bogosian, Jim Pugliese.

L’ORGANIZZAZIONE – Ticonzero è un centro di produzione e ricerca artistica multidisciplinare. Nasce nel 1995 come Associazione culturale. Si occupa di musica d’avanguardia, elettronica e sperimentale. Ha scelto da subito l’ambito della ricerca musicale ed è diventato nel tempo un luogo in cui si favoriscono gli scambi artistici, un laboratorio dove si progettano nuove produzioni e attività didattiche, puntando sulla trasversalità dei linguaggi. Attraverso una fitta trama di interazioni con il teatro, la danza, le arti visive, Ticonzero intercetta e rielabora gli sfaccettati segnali dell’espressione artistica che gravitano intorno alla musica. I progetti che propone sono dedicati a quel pubblico che avverte la necessità del rinnovo dei linguaggi, che desidera espressioni di segno innovatore, che ambisce a percorsi mentali originali e prospettive alternative a quelle preconfezionate dalle logiche del consumo culturale. L’abbinamento di musica e videoarte, ormai consueto nel lavoro di Ticonzero, si è rivelato particolarmente felice e apportatore di consensi. Tale scelta è in buona parte ispirata alle commistioni, piuttosto frequenti nella contemporaneità, tra i vari linguaggi artistici, soprattutto riguardo alle produzioni d’avanguardia. Gli artisti coinvolti rappresentano le leve emergenti di una ricerca al confine tra la dimensione sonora e quella visiva, apprezzata in contesti istituzionali e non, saia in Italia che all’estero. Nelle produzioni Ticonzero, le tecniche di composizione ed esecuzione privilegiate conducono alla realizzazione di musiche originali, eseguite dal vivo con strumenti di varia natura: elettronici, digitali, musicali tradizionali, elettroacustici, oggetti sonori. Forte attenzione è data all’uso delle nuove tecnologie applicate alla musica. Ticonzero esplora, dunque, la dimensione sonora attraverso le ricerche contemporanee che intrecciano i linguaggi e le pratiche, in una continua messa in discussione dei presupposti compositivi, che è poi il punto di partenza di ogni pensiero artistico votato alla sperimentazione e pienamente aperto al cambiamento. Dal 2018 l’Associazione ha cambiato direzione artistica con Daniele Ledda. Il nuovo obiettivo dell’Associazione Ticonzero è centrato sulle risorse artistiche e creative del territorio, non con un richiamo episodico, ma come manifestazione di un laboratorio permanente. La creazione di una rete i cui nodi sono sempre attivi nella produzione e sperimentazione. La rete in questo senso, per usare un parallelo informatico, è una rete locale. Un nodo importante in questa rete è rappresentato dalla comunità legata al dipartimento di musica elettronica del conservatorio di Cagliari e dal progetto Snake di composizione istantanea.