Sassari. La prevenzione della morte cardiaca improvvisa in età pediatrica e l’individuazione di cardiopatie congenite o alterazioni elettrocardiografiche in età precoce. Sono questi i pilastri fondamentali della nuova cardiologia moderna e gli obiettivi dello screening effettuato ai bambini di prima elementare delle scuole di Sassari. Dal primo gennaio al 31 maggio di quest’anno circa 600 bambini tra i 6 i 7 anni sono stati visitati da un’equipe composta da cardiologhe e infermiere della Cardiologia pediatrica dell’Aou di Sassari.
«Il nostro progetto “Un minuto per la vita” che ha permesso di sottoporre a visita cardiologica tanti bambini della nostra città è stato reso possibile grazie alla campagna “Sosteniamo le passioni” portata avanti dalla Conad che ringrazio in maniera particolare. Ci è stata donata una somma importante e pensiamo di implementare le attività legate allo screening. Acquisteremo della strumentazione specifica volta a migliorare la capacità diagnostica come gli elettrocardiografi, registratori holter, monitor multiparametrici, nuove sonde ecocardiografiche», ha affermato la dottoressa Chiara Culeddu, responsabile della Cardiologia pediatrica e delle cardiopatie congenite della struttura di viale San Pietro.
Dai primi mesi dell’anno fino a maggio del 2023 sono stati raccolti 43mila euro attraverso i cosiddetti punti cuore legati alla campagna.
I risultati dello screening sono stati illustrati questa mattina dalla responsabile della Cardiologia pediatrica durante la conferenza stampa che si è tenuta nella sede della direzione generale dell’Aou di Sassari in viale San Pietro. Fabrizio Piras, titolare della società Filangera e dei punti vendita di via Gramsci e di viale Porto Torres e Maurizio Unali titolare del punto vendita di via Colombo hanno spiegato l’importanza del progetto e come intendono organizzarlo per il prossimo anno.
A fare gli onori di casa Maria Dolores Soddu, la direttrice amministrativa dell’azienda ospedaliero universitaria: «La prevenzione e la diagnosi precoce sono elementi fondamentali di una buona gestione dell’assistenza sanitaria. Ringrazio a nome di tutta la direzione strategica, i responsabili dei punti vendita Conad perché il loro impegno, insieme alla generosità dei cittadini, hanno reso possibile questa lodevole iniziativa».
«Sono felicissimo di questo risultato. Una campagna durata cinque mesi che vorrei diventasse un appuntamento fisso. La Cardiologia pediatrica ha fatto un’ottima attività di screening nelle scuole e questo ha già dato dei grandi risultati – ha affermato Fabrizio Piras – per il prossimo anno contiamo di coinvolgere anche i punti vendita di via Cavour e di via Amendola».
«Durante il primo anno (2019/2020) abbiamo visitato nella nostra clinica circa 400 i bambini. Quest’anno siamo andate noi nelle scuole. Preliminarmente gli insegnanti ricevono un questionario che consegnano agli alunni con un consenso informato e una scheda anamnestica da far compilare ai genitori. Chiediamo, ad esempio, se ci sono casi in famiglia come cardiopatie congenite o morti improvvise», ha sottolineato la dottoressa Culeddu.
L’intervento dell’equipe, costituita da una cardiologa e da un’infermiera, consiste in una visita cardiologica e nell’effettuazione di un elettrocardiogramma. Nei casi in cui c’è un sospetto diagnostico, vengono predisposti ulteriori accertamenti.
«Quest’anno, su 600 bambini visitati, circa 12 sono risultati borderline e questi sono stati presi in carico dalla nostra struttura. Possiamo dire che questo è il primo screening di massa effettuato in Sardegna e in Italia per bambini in età scolare», ha affermato la responsabile della Cardiologia pediatrica.
Alla conferenza erano presenti anche il dottor Mario Pala, ex direttore della Cardiologia pediatrica e Marina Crasti, responsabile della struttura Affari generali che ha curato l’iter amministrativo di approvazione del progetto.
I numeri della Cardiologia pediatrica
7000 pazienti visitati in un anno: da 0 anni fino all’età adulta (pazienti adulti con cardiopatie congenite)
13000 le prestazioni erogate
400 bambini visitati nel 1° screening del (2019/2020)
600 bambini visitati nel 2° screening (gennaio-maggio 2023)
Box
La morte cardiaca improvvisa rappresenta il 45-50% del totale delle morti di origine cardiovascolare e rimane in Italia la prima causa di morte
Nei soggetti con età inferiore ai 35 anni che godono di buona salute, si manifesta una patologia cardiaca non nota, come la cardiomiopatia ipertrofica, la displasia aritmogena del ventricolo destro, la sindrome di WPW, la sindrome del Q-T lungo, la sindrome di Brugada che rappresentano caratteristiche genetiche di familiarità.