Il Comitato di Sorveglianza del POR FSE Sardegna 2014-2020 e il Comitato di Sorveglianza del PR FSE+ Sardegna 2021-2027 al servizio della dignità si sono riuniti oggi, in seduta plenaria a Cagliari. All’ordine del giorno, la conclusione dell’esperienza del ciclo di programmazione 2014-2020 e la nuova programmazione 2021-2027.
Alle sessioni di lavoro, presiedute dall’Assessore del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale, Ada Lai, e dall’Autorità di Gestione, Eugenio Annicchiarico, hanno partecipato i rappresentanti della Commissione Europea, Adelina Dos Reis e Paolo Rizzo, dell’ANPAL, dell’Unità di Missione del PNRR, di Tecnostruttura, e del Partenariato economico-sociale.
Il Comitato di Sorveglianza, oltre alla funzione di controllo e valutazione, rappresenta la principale occasione di confronto per tutti i soggetti coinvolti nella gestione e nell’attuazione del Programma e i rappresentanti del Partenariato di riferimento.
“Guardiamo al futuro con fiducia. Nell’ambito della politica di coesione, il Fondo sarà uno dei pilastri su cui costruire la ripresa della Sardegna. Investiamo risorse ingenti sulle persone, valorizzando le competenze e i talenti per raggiungere livelli più alti di occupazione, soprattutto per i giovani e le donne, una protezione sociale più equa e una forza lavoro pronta alle transizioni dell’economia verde e del digitale”. Così il Presidente della Regione, Christian Solinas, a margine dell’incontro.
Il prossimo programma è un grande affresco di come vorremmo il nostro futuro – afferma l’Assessore del lavoro, Ada Lai – Un mondo più sostenibile, basato sul dialogo, l’inclusione, le buone prassi, la cooperazione e il coinvolgimento delle comunità. La politica deve fare da collante, raccogliere le proposte e le esigenze dei territori. Le comunità, infatti, devono poter scegliere come meglio costruire il proprio futuro. Il settennio è già iniziato – spiega Lai – i fondi sono sufficienti per garantire un’economia diversa, più identitaria, che valorizzi le specificità dei territori, i veri protagonisti della programmazione. E’ nostro dovere spendere bene tutte le risorse, ma è necessario anche semplificare le procedure burocratiche, che non possono essere autoreferenziali, ma al servizio dei cittadini.”
Dopo i saluti istituzionali, il Comitato di Sorveglianza del POR FSE Sardegna 2014-2020 ha presentato l’Informativa sullo stato di avanzamento del Programma alla sua conclusione, attraverso focus specifici sulla spesa sostenuta e sulle previsioni calcolate fino alla fine della Programmazione, e sul Piano Operativo Complementare.
Soddisfazione è stata espressa dalla rappresentante della Commissione Europea, Adelina Dos Reis, per l’articolato percorso di concertazione realizzato con il Partenariato e per i risultati raggiunti, tra cui la riduzione del tasso Neet (i ragazzi dai 19 a 29 anni che non sono né occupati, né inseriti in un percorso di istruzione e formazione). “Un risultato importante – afferma Dos Reis- raggiunto grazie al lavoro del partenariato nella gestione dei fondi strutturali.
In Sardegna, infatti, i Neet calano del 12%. All’inizio del precedente ciclo di programmazione la percentuale era del 27.7%, ora si attesta al 16%, allineandosi sostanzialmente con la media nazionale.
Ampio spazio è stato dedicato alle buone pratiche realizzate nell’ambito delle Azioni per la parità di genere, le pari opportunità e la non discriminazione: il progetto dell’Olbia Community HUB dell’ITI Olbia presentato dal Sindaco di Olbia, Settimo Nizzi; e il progetto “TE.LE.MA.CO.” finanziato dall’Avviso L.I.B.E.R.I di ASPAL, descritto dall’ Agenzia formativa I.fo.L.D. Sono state illustrate, inoltre, le informative sulle attività di valutazione e il seguito dato alle loro risultanze, sulle azioni con il Partenariato e sulle attività di Audit e di Certificazione.
Nel pomeriggio, i lavori del Comitato di Sorveglianza del PR FSE+ Sardegna 2021-2027 hanno preso il via con le informative sulle operazioni di importanza strategica e sulla comunicazione, seguite da un approfondimento sulle condizioni abilitanti, in particolare sulla Carta dei diritti fondamentali dell’UE. È stato presentato il Piano di Valutazione e verificato il coordinamento del FSE+ con i Programmi nazionali, con un focus sul PNRR e gli altri Fondi europei, FEASR e FESR.
Garantita la continuità tra i due cicli di programmazione. Per il prossimo settennio l’Unione Europea raccomanda che l’attuazione di tutti i programmi della politica di coesione siano realizzati in sinergia con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Il PR FSE+, approvato dalla Commissione Europea con Decisione Comunitaria C(2022) 6166 del 25.8.2022, ha una dotazione finanziaria ingente, pari a € 744.018.224. Le risorse sono aumentate del 70%, da 440 a quasi 745 milioni di euro. Quattro le priorità: occupazione, istruzione, inclusione sociale e occupazione giovanile. (mla)
POR FSE SARDEGNA 2014-2020.
Questa la fotografia della spesa monitorata al 24.11.2023 sui cinque Assi prioritari:
Asse 1 – Occupazione: risorse impegnate oltre 162,7 Meuro, spesa oltre 141,8 Meuro.
Asse 2 – Inclusione sociale e lotta alla povertà: risorse impegnate oltre 91,2 Meuro, spesa oltre 84,2 Meuro.
Asse 3 – Istruzione e Formazione: risorse impegnate oltre 164,2 Meuro, spesa oltre 128,7 Meuro.
Asse 4 – Capacità istituzionale: risorse impegnate poco più di 12 Meuro, spesa oltre 9,5 Meuro.
Asse 5 – Assistenza Tecnica: risorse impegnate oltre 15,3 Meuro, spesa oltre 12,7 Meuro.
LA SPESA CERTIFICATA.
Risultato ottimale anche sulla spesa certificata.
Al 24/10/2023 è stata certificata la spesa di circa 285 Meuro, di cui in quota UE 196 Meuro.
Le previsioni finanziarie per l’ultima parte del 2023 indicano una spesa totale cumulata che al 31 dicembre riuscirà a superare 332,3 Meuro, di cui in quota UE oltre 223,4 Meuro superando il target finanziario in Quota UE pari a 222,4 Meuro.
PR FSE+ SARDEGNA 2021-2027 al servizio della dignità:
Avvisi pubblicati per oltre € 144 Meuro
Prossimo calendario otre € 112 Meuro