La Bastida di Sorres è stata inserita tra le rievocazioni storiche di impatto nazionale. Nello studio diretto alla valorizzazione ed a incrementare la tutela delle radici storiche nazionali, portato avanti attraverso la “Mappatura delle Rievocazioni Storiche d’Italia” promosso da un progetto nazionale dell’ICPI, Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, è stato stilato un elenco dettagliato e suddiviso per aree geografiche e la Sardegna è stata inserita nell’area dell’Italia centrale, in abbinamento al Lazio. La mappatura, che per l’isola è stata curata dal prof. Mario Pesce, ha fatto emergere i valori e i legami che le rievocazioni storiche portano avanti e trasmettono. Tra le quindici manifestazioni regionali selezionate, la Bastida di Sorres è entrata di diritto nella mappatura come una delle più interessanti e identitarie Rievocazione Storica.

“La Bastida di Sorres è senza dubbio una degli eventi regionali più importanti, legata al turismo consapevole, curata nei dettagli e che maggiormente riesce a raccontare e trasmettere la storia del territorio che la ospita – spiega il prof. Mario Pesce – Nella nostra valutazione abbiamo tenuto conto dell’anzianità dell’evento, del suo contatto con il tessuto sociale, di quanto quello stesso tessuto sociale ne sia coinvolto al suo interno e della capacità dei protagonisti di valorizzare l’evento e di trasmetterlo alle nuove generazioni ”.

La Bastida è la storia di Borutta. È il frutto della sua identità cercata e ritrovata. Ed è attorno ad essa che si manifesta il vissuto di una comunità che nella rievocazione stessa sta crescendo.

“Tra il Lazio e la Sardegna abbiamo scelto un totale di 50 rievocazioni (35 nel Lazio e 15 nell’Isola). In particolare, in Sardegna, tutte presentavano un comune denominatore: il cavallo, i candelieri, la maschera e l’abito tradizionale”, prosegue professor Pesce.

Bastida di Sorres, Sa Batalla, Candelieri di Iglesias, Matrimonio Selargino, la Pentolacci, Sa Sartiglia e le diverse Ardie sono tra le rievocazioni isolane che saranno inserite, tramite una scheda EVE, che “racconta” e descrive l’evento all’interno del catalogo dei Beni Culturali presto inserito nel sito dei Beni Culturali nazionali.

La Bastida di Sorres e Sa Batalla di Sanluri sono rientrate, per la presenza dell’habitus inteso come ambito culturale.

“La Bastida di Sorres, in questi dieci anni, è cresciuta ed è riuscita ad esprimere il proprio potenziale. La piccola comunità di Borutta ha portato avanti un progetto di ricerca storica, strutturando una rete di attori che lavora tutto l’anno al servizio della manifestazione. Realizzando una valida alternativa promozionale al territorio – spiega il vicesindaco Renzo Solinas che ogni anno coordina la manifestazione – e Il punto che maggiormente ci riempie di orgoglio è il coinvolgimento della comunità che ha percepito l’importanza del progetto”.

Il Comune di Borutta è già al lavoro per la Bastida di Sorres 2024 e l’edizione del prossimo anno sarà la prima certificata ufficialmente come Rievocazione Storica, un punto non di arrivo ma di partenza per ampliare, limare e definire tutti i dettagli che renderanno, ogni anno, più prezioso l’allestimento e l’esecuzione.