Sassari. È stato uno dei protagonisti della nascita e della crescita europea, collaboratore diretto nella segreteria dell’allora presidente del Consiglio Antonio Segni, dal 1955 al 1958 fino al momento della sua nomina a funzionario della CEE. Francesco Fresi è uno dei testimoni della nascita, sviluppo ed evoluzione dell’Unione Europea, al servizio della quale ha lavorato per oltre 40 anni a partire dalla firma dei Trattati di Roma del 1957. Sarà lui il primo attore dell’incontro che la Fondazione Antonio Segni ha promosso per martedì 21 novembre alle 17 nell’aula Virgilio Mura del Dipartimento di Giurisprudenza, in viale Mancini 5 a Sassari.
Nato ad Arzachena 94 anni fa, funzionario, dirigente e infine componente dei diversi comitati consultivi, Fresi è l’autore del libro “L’Unione Europea 1950 – 2022 – Dal Piano Schumann ai tormenti di oggi”, patrocinato dalla Fondazione Antonio Segni. Un racconto lucido e puntuale sulle tappe più importanti della nascita ed evoluzione della Comunità Europea, dal miracolo dei Trattati di Roma con la creazione prima della CECA (la Comunità economica del Carbone e dell’Acciaio) ai difficili negoziati per l’adesione dell’Irlanda, la Danimarca, la Norvegia e la lunga vicenda del rapporto con la Gran Bretagna, sfociata nella Brexit.
Un libro avvincente, dal ritmo quasi romanzesco arricchito anche dal racconto dei grandi protagonisti della storia d’Europa: Monnet, Shuman, Adenauer, Spaak, De Gasperi, Bech, Beyen, Luns, Hallstein e naturalmente Antonio Segni che in qualità di Presidente del Consiglio il 25 marzo del 1957 appose la sua firma in calce ai Trattati di Roma. «La lunga vicenda del rapporto con la Gran Bretagna – scrive nella presentazione del volume il presidente della Fondazione Mario Segni – ha un posto speciale nel racconto di Fresi, in quanto componente della delegazione della CEE che ha portato a termine le trattative per l’adesione del Regno Unito: la testimonianza di una vicenda, la più ardua ed importante della sua lunga carriera, nella quale l’autore fa trasparire una passione e un’ emozione che supera il semplice ruolo del funzionario».
L’incontro di martedì, promosso in collaborazione con il dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Sassari e del suo Centro di Documentazione Europea, sarà aperto dai saluti del Rettore Gavino Mariotti, del Direttore Michele Comenale Pinto e del Presidente della Fondazione Segni, Mario Segni. Introducono i lavori Silvia Sanna e Silvia Angioi, docenti di Diritto Internazionale dell’Università di Sassari. A dialogare con l’autore Marco Tarantola, conclusioni affidate a Paolo Fois, professore emerito di Diritto internazionale dell’Università di Sassari.
Vista l’importanza delle tematiche affrontate è previsto il riconoscimento dei crediti formativi universitari a tutti gli studenti che parteciperanno.