Anticipiamo alcuni punti della lettera aperta che la Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Amelia Lai, a nome degli imprenditori sardi, consegnerà al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della visita a Cagliari di oggi 4 novembre.
“La Sardegna, una regione e un popolo a credito, si trova ad affrontare una serie di sfide complesse in un contesto economico globale difficile. Le imprese sarde, già vulnerabili, sono sottoposte a ulteriori pressioni che mettono a rischio la loro stabilità e il benessere dell’intera comunità. Nonostante queste sfide, gli imprenditori locali stanno lavorando instancabilmente per affrontare i problemi in modo costruttivo, cercando soluzioni che possano migliorare l’economia isolana e contribuire al suo sviluppo. È cruciale, tuttavia, che lo Stato e le Istituzioni si impegnino a supportare questo sforzo”.
“Uno dei principali problemi che affliggono la Sardegna è l’insularità. Dopo decenni di lotte e rivendicazioni, finalmente è stato riconosciuto il suo status insulare nella Costituzione. Questo riconoscimento è fondamentale perché ciò che chiediamo non sono privilegi, ma la possibilità di competere su un piano di parità con altre realtà europee e del Mediterraneo. Gli imprenditori non cercano assistenzialismo, ma uguaglianza di opportunità. Il percorso per il pieno compimento dell’Insularità è ancora molto lungo e la strada irta di ostacoli perché, a oggi, non si vedono concrete applicazioni di questo traguardo: vogliamo rimanere Isola ma non isolati e non più
prigionieri dell’isolitudine”.
“Il settore del credito è un altro nodo critico, soprattutto per le piccole imprese. L’analisi della Banca d’Italia ha evidenziato una contrazione del 6,6% nei finanziamenti a queste attività, insieme a un aumento dei tassi di interesse che ha comportato costi aggiuntivi di 123 milioni di euro. Questa situazione mette a dura prova la capacità
delle piccole imprese di operare in modo sostenibile”.
“Le infrastrutture, nonostante gli importanti passi avanti fatti, rappresentano ancora un altro ostacolo significativo. La mancanza di reti stradali adeguate, porti e ferrovie intermodali limita la crescita economica dell’isola. È essenziale riprogrammare e rafforzare gli sforzi in questo settore per evitare sprechi di risorse pubbliche”.
“L’energia è un’altra area critica, con aumenti significativi dei costi che incidono pesantemente sulle imprese. È imperativo che si investa nelle fonti di energia rinnovabile per ridurre la dipendenza e contenere i costi”.
“Nonostante queste sfide, la Sardegna ha settori di eccellenza, come l’ICT, il turismo e l’agroalimentare, che attendono di essere sfruttati appieno. Le imprese stanno cercando di creare reti di collaborazione e innovazione. Le donne e i giovani imprenditori giocano un ruolo chiave nel futuro dell’isola. Tuttavia, non possiamo ignorare i giovani NEET, coloro che non studiano e non lavorano, il cui numero crescente rappresenta una vera emergenza che mette a rischio il futuro dell’isola”.
“Infine, il processo di ristrutturazione industriale in alcune aree della Sardegna, come il Sulcis e il Medio Campidano, richiede soluzioni concrete per la riconversione economica”.
“Confartigianato Imprese Sardegna è pronta a svolgere un ruolo attivo nel contribuire a superare queste sfide. Tuttavia, per affrontare efficacemente queste problematiche, è fondamentale che tutti i Governi, da quello locale, passando per il regionale fino al nazionale adottino misure concrete e sostenibili. È necessario affrontare queste sfide cruciali e promuovere lo sviluppo dell’isola e dell’Italia nel suo complesso. La Sardegna e i suoi cittadini meritano un futuro prospero e stabile”.