“Non possiamo accettare che interi quartieri si trasformino in ghetti in cui il disagio diffuso sfocia in episodi di violenza urbana di gravità estrema. L’escalation di episodi di violenza a cui stiamo assistendo è allarmante e la recente sparatoria nel centro storico di Sassari impone una seria riflessione.

Per questo ritengo necessario e urgente che la Regione si attivi fin da subito per mettere in campo una serie di azioni finalizzate al contrasto della violenza urbana, in primis attraverso il finanziamento di progetti volti alla riqualificazione e alla rivitalizzazione delle zone più a rischio, in tutti i Comuni sardi che ne dovessero fare richiesta. A tale scopo, assieme ai colleghi di minoranza, ho presentato una mozione che impegna la Giunta ad inserire nella legge Finanziaria un apposito capitolo di spesa denominato Sicurezza urbana”.

Questo l’intervento della consigliera regionale del Movimento 5 stelle Desirè Manca, prima firmataria di una mozione, sostenuta da tutti i Gruppi di minoranza, che impegna il Presidente Solinas e la Giunta a finanziare, attraverso un capitolo di spesa dedicato, progetti legati al potenziamento dell’illuminazione pubblica e delle reti di videosorveglianza urbana; progetti volti alla riqualificazione e alla rivitalizzazione delle zone colpite da disagio legato ad episodi di violenza; progetti di integrazione scolastica; interventi mirati a favorire l’insediamento di attività commerciali e artigianali; progetti culturali per creare nuovo fermento per le vie del centro storico; azioni finalizzate a favorire l’insediamento di alloggi residenziali per studenti; promozione e creazione di un centro commerciale naturale; interventi mirati a valorizzare siti archeologici, monumenti e spazi culturali anche attraverso specifici percorsi turistici.

“Un altro punto importante della mozione depositata oggi impegna la Regione a chiedere con urgenza ai Ministeri competenti il potenziamento della dotazione organica di uomini e mezzi dei Corpi di Polizia. In particolare nelle Città di Cagliari e Sassari – prosegue la consigliera – gli episodi di violenza, una volta rari ed isolati, sono sempre più frequenti. A Cagliari si registrano spesso fatti legati alla malamovida, mentre a Sassari il centro storico è ostaggio di bande dedite alla delinquenza che regolano per strada i loro conti o si contendono il territorio con armi bianche e armi da fuoco. Interi quartieri vengono tenuti in scacco e i residenti vivono nel terrore di uscire di casa nelle ore serali e notturne”.

“I corpi di polizia – conclude – nonostante l’enorme sforzo, si trovano a combattere delle

Gianfranco Ganau

battaglie impari perché palesemente sottodimensionati rispetto all’enorme estensione sia del problema che del territorio. Per questo è necessario intervenire anche su questo fronte e farlo subito”.

“Ciò che è ordinario da altre parti da noi è straordinario, ciò che è congiunturale da noi è strutturale. Ognuno faccia finalmente in maniera seria la propria parte: il Governo e la Regione – sottolinea Daniele Cocco (Rossoverdi) – agiscano con gli strumenti che noi suggeriamo con proposte di soluzione immediatamente praticabili”.

“L’escalation di violenza nel centro storico di Sassari è un segnale drammatico – aggiunge Antonio Piu, consigliere regionale di Europa verde e vice presidente del gruppo Alleanza Rosso-Verde – che conferma quanto già sapevamo e per questo impone con prontezza e urgenza un’azione politica di lungo periodo con effetti fin da subito. Da tempo sostengo quanto siano fondamentali le politiche sociali ed economiche. Il quartiere storico deve avere un’azione strategica che preveda la possibilità di residenza studentesca, politiche per favorire la prima casa con agevolazioni alle giovani coppie che scelgono un immobile nel centro storico. È necessaria inoltre l’attivazione di servizi in quel quartiere per favorire la ripopolazione. La Regione ha il dovere di non girarsi dall’altra parte e deve mettere nelle condizioni il comune di poter agire. È fondamentale e urgente riprogrammare la visione della parte storica della città che deve tornare ad essere di tutti i cittadini e tutte le cittadine. Non possiamo più rimandare”.

“L’abbandono dei centri storici, privati di serie politiche di integrazione, di rigenerazione urbana, di valorizzazione delle risorse monumentali e culturali, di politiche che favoriscano l’insediamento e la promozione di attività commerciali e artigianali, di iniziative che favoriscano la rifrequentazione da parte dell’intera città, hanno portato ad una situazione di degrado con intere aree in mano alla criminalità organizzata. Si tratta di una situazione insostenibile e inaccettabile – osserva G. Ganau (Pd) – per cui è necessario dare risposte da parte di tutti i livelli delle amministrazioni interessate con il pieno sostegno delle popolazioni”.

“La crescente ondata di violenza urbana nei centri abitati della Sardegna, culminata con la recente sparatoria nel centro storico di Sassari, esige una risposta immediata e concreta da parte di tutte le istituzioni di governo. Nel nostro caso – spiega Gian Franco Satta (Progressisti) – abbiamo deciso di coinvolgere direttamente la Regione. Il centro storico deve tornare a essere il cuore pulsante della comunità, rappresentando un luogo di incontro, di scambio culturale e di vitalità economica, non un’area da evitare a causa della paura. La città merita un centro in cui i residenti e i visitatori possano muoversi liberamente, godendo delle bellezze e delle opportunità che ha da offrire.”