Sassari. “I malati di tumore attendono un’operazione che non arriva e le sale operatorie dell’Aou di Sassari vengono utilizzate per eseguire interventi a pagamento. Sono quaranta soltanto nel primo semestre del 2023 gli interventi chirurgici erogati in regime di intramoenia (e 60 nel 2022). La sala operatoria nei primi sei mesi di quest’anno è stata occupata per ben quaranta volte per interventi che viaggiano su una corsia preferenziale. Questi sono i numeri della vergogna, forniti dalla Direzione generale dell’Aou di Sassari in riscontro ad una mia richiesta di accesso agli atti il 24 luglio scorso”, osserva Desirè Manca.

“Mi chiedo – prosegue la consigliera – come giudichi questo dato, fondamentale per una lettura corretta della situazione, l’assessore Doria, che oggi attribuisce la carenza di spazi chirurgici al ridotto numero di anestesisti. Se le operazioni a pagamento vanno avanti, come mai per chi non può permettersi di pagare le liste di attesa sono bloccate?”

“Doria, in risposta al professor Madonia di Sassari, replica che le criticità lamentate dal primario sono comuni a tutti gli operatori per la carenza di spazi chirurgici correlata al ridotto numero di anestesisti, ma dimentica di considerare che le stesse sale operatorie vengono utilizzate anche sulla base di un altro parametro: i soldi”.

Questo l’intervento della consigliera regionale del Movimento 5 stelle Desirè Manca che il 20 luglio scorso ha presentato una richiesta di accesso agli atti per conoscere il numero degli interventi chirurgici eseguiti in regime di intramoenia presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari nel corso degli anni 2022 e 2023.

“Nel solo reparto di Urologia dell’Aou di Sassari sono oltre 250 i pazienti in lista di attesa con priorità elevatissima. E purtroppo questi pazienti devono soltanto sperare che il loro quadro clinico non peggiori. L’ospedale di Sassari è al collasso, la sanità sarda allo sfascio. Ma non si può negare l’evidenza, non si possono ignorare i numeri”.