Sassari. Giovedì alla Camera di Commercio di Sassari, nella XVII edizione di EnerLoc, il punto sulla situazione globale e sulla Sardegna. Tanti i progetti e gli investimenti che vedono l’isola impegnata su molteplici fronti a partire dal processo di decarbonizzazione, con un dibattito sempre aperto sulle energie alternative e rinnovabili e sull’urgenza di accelerare lo sviluppo della ricerca e delle infrastrutture,
vero freno al raggiungimento degli obiettivi
Diciotto esperti da tutta l’Italia per parlare ancora di emergenza climatica e di scadenze degli obiettivi europei, di tecnologia, ricerca e infrastrutture. Grande interesse dai circa 400 partecipanti in presenza e in collegamento a conferma della centralità del tema della transizione energetica.
Nella sala conferenze della Camera di Commercio di Sassari l’appuntamento annuale di EnerLoc giovedì (12 ottobre) ha riunito tantissimi addetti ai lavori e professionisti, in una giornata di studi ma anche di formazione e di confronto diretto: sul tavolo i temi cruciali di un processo complesso che impone di coniugare sostenibilità ambientale, economica e sociale. E non a caso nell’agenda di questa 17ª edizione è stato inserito un approfondimento sulla rigenerazione urbana, percorso obbligato per il raggiungimento degli obiettivi.
Al tavolo insieme agli esperti, Stefano Visconti, padrone di casa e presidente della Camera di Commercio di Sassari, Gabriele Mulas, assessore alla Programmazione del Comune di Sassari, e Valerio Scanu, presidente del Consorzio Industriale della Provincia di Sassari, in rappresentanza di attori del territorio da sempre coinvolti e impegnati nel processo. Dopo l’introduzione del Presidente di Promo Pa Fondazione, che ha sottolineato come il sostegno della Camera di Commercio , della Fondazione Banco di Sardegna e del Consorzio industriale abbiano consentito a Enerloc di raggiungere il traguardo della 17esima edizione , ha coordinato i lavori il professor Romano Giglioli, che come di consueto ha introdotto i grandi temi di discussione. A partire dall’analisi della Direttiva UE sulle case green e la rigenerazione urbana sostenibile, trattate da Giovanni Cardinale (Co-fondatore di GPA Partners), e dalla strategia nazionale per l’innovazione affrontata da
Marcello Capra (delegato SET Plan del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica).
Uno scenario globale in cui si stagliano le scadenze degli obiettivi per l’Italia (2030 e 2050 ma non solo,) e gli effetti dell’impatto economico conseguente, che sollecitano ancora il grande dibattito sulla decarbonizzazione e sulla riconversione degli impianti di produzione, sulla scelta delle energie alternative, sull’utilizzo e sui costi dell’idrogeno, temi trattati da Alessandro Clerici, presidente onorario del FAST e World Energy Council, e, in relazione al panorama regionale, da Mario Porcu, presidente della Sotacarbo, società di ricerca e sviluppo di tecnologie di conversione dell’energia a basse emissioni di anidride carbonica.
Un focus ampio è stato dedicato interamente alla Sardegna, al complicato percorso di decarbonizzazione e al raggiungimento degli obiettivi europei, ai progetti sulle energie alternative e rinnovabili, ai finanziamenti, alla ricerca e alla necessità di investire sullo sviluppo di tecnologie e infrastrutture capaci di sbloccare l’utilizzo delle produzioni da fonti rinnovabili o alternative. Elementi questi ultimi, interdipendenti, che frenano il percorso virtuoso che, pur fra tante criticità, l’isola sta portando avanti – come sottolineato da Alessandro Naitana, direttore generale dell’Assessorato all’Industria della Regione Sardegna – anche attraverso corposi investimenti su progetti di energie rinnovabili, rigenerazione urbana e comunità energetiche insieme con l’impegno per rispettare gli obiettivi e la ricerca di alternative sostenibili anche in termini economici e sociali oltreché ambientali.
Un percorso che non può fare a meno della ricerca per ottimizzare mezzi e risultati, come sottolineato da Maria Assunta Serra, direttrice generale di Sardegna Ricerche.
Altro elemento fondamentale in questo scenario, che fa riferimento a un vero e proprio sistema di filiera, è il sistema dell’accesso al credito e ai finanziamenti speciali, con importanti investimenti, bandi e programmi proprio sulla Sardegna, punto di analisi da parte di Maurizio Barnabè, direttore Corporate di Mediocredito Centrale e da Paola Del Fabro, dirigente del Banco di Sardegna, col gli istituti bancari in prima linea sempre attenti alle istanze del territorio in questo processo di grande trasformazione.
La partecipazione attiva degli ordini professionali è stata testimoniata dagli interventi che si sono susseguiti sulle tematiche trattate, da parte dei presidenti Antonio Sanna, per gli Ingegneri, Pietro Peru per gli Architetti e Giovanni Paolo Deliperi per i Geometri.
Temi sempre di grande interesse quelli dei due laboratori operativi, che hanno approfondito le recenti modifiche al regime del Superbonus e degli altri bonus edilizi anche alla luce della nuova direttiva europea in discussione; e le comunità energetiche di autoconsumo nei condomini, fotovoltaico e bando parchi agrisolari, con i relatori Teresa Cervino (docente di Sostenibilità ambientale ed energetica in architettura all’Università di Pisa), Enrico Genova (ricercatore dell’ENEA), Gabriella De Maio (professoressa di Diritto dell’Energia all’Università Federico II Napoli – Italian Forum of Energy Communities), Rosario Calabrese (presidente nazionale UNAI), Fulvio Scia (Amministratore Sinergia EGP2), e Michele Benini (direttore del Dipartimento Sviluppo dei Sistemi Energetici, RSE).