Sassari. Il nucleo di Polizia Commerciale della Polizia Locale di Sassari nel corso di un controllo sulla regolarità dei giochi in vendita in un’attività nella zona industriale ha sequestrato 3.800 confezioni di prodotti destinati ai bambini. Si tratta di prodotti, privi di qualsivoglia forma di tracciatura e di controllo sulla catena di produzione, che possono rivelarsi nocivi per i bambini che li manipolano e che spesso li mettono in bocca.
L’accertamento è partito da un sopralluogo di alcuni giorni fa da parte dei vigili del fuoco, nel corso del quale sono state accertate rilevanti irregolarità da parte dell’esercente, tra cui un carico d’incendio oltre i limiti consentiti dalla normativa, le uscite di emergenza non fruibili e altre importanti criticità.
I giocattoli sequestrati ieri dagli agenti di via Carlo Felice (pupazzetti in gomma, macchine telecomandate, peluche luminosi, yoyo yoyo, spade luminose plastica, pallottolieri, slime con ùtubetto contenente palline in polistirolo tipo caramelline) erano privi di marchi CE (Conformità Europea), ovvero di etichettatura. Su molti anziché il marchio “C E” ( Conformità Europea) era presente il marchio “CE” (China Export) in violazione del Codice del Consumo. Le confezioni di numerosi altri giochi erano prive di dati sull’origine del prodotto, sulle caratteristiche costruttive, sull’azienda produttrice, contenevano informazioni scritte esclusivamente in lingua cinese, non contenevano avvertenze sulla sicurezza del prodotto e sull’età dei bambini al di sotto della quale i giochi non possono essere utilizzati. Alcune confezioni avevano imitazioni di giochi prodotti da società leader nella fabbricazione di prodotti per bambini.
Si tratta del sequestro più importante di sempre eseguito dal Comando di Polizia locale di Sassari. Il Comando intensificherà i controlli già nelle prossime settimane e ciò allo scopo di prevenire il commercio di giochi pericolosi che presenti sul mercato nel periodo natalizio.
Tra i i metalli utilizzati per la produzione di giochi nei Paesi extracomunitari si citano il piombo, il cadmio, presenti nelle componenti dei giochi, ad esempio nelle batterie, piuttosto che nelle vernici contenute nella plastica e nel legno, prodotti che possono provocare conseguenze significative per la salute dei minori in caso di manipolazione (irritazioni alla pelle, allergie, problemi respiratori, ecc. ), e rischi ancora più seri in caso di ingestione di segmenti dei giochi stessi ( es. rischio di soffocamento a causa di parti mobili o facilmente staccabili dai giocattoli). Inoltre, alcuni giochi contengono sostanze plastificanti cancerogene che nel migliore dei casi possono provocare asma o altre gravi patologie; è sufficiente pensare agli effetti nocivi imputabili all’utilizzo dei ftalati, prodotti chimici che vengono aggiunti alle materie plastiche per migliorare la flessibilità e la modellabilità. Il loro utilizzo non è consentito a concentrazioni superiori allo 0,1 percento, né nei giocattoli, né negli articoli destinati all’infanzia. Il motivo della restrizione è dovuto al pericolo di esposizione che può derivare dal masticare o succhiare per lunghi periodi di tempo oggetti che li contengono e che può provocare lesioni al fegato e ai reni.