Sarà il primo giornale-portale dedicato interamente agli studenti Erasmus di tutta Europa, in lingua inglese, che unirà le informazioni di servizio al racconto dell’esperienza dei tantissimi studenti che ne sono stati, ne sono e ne saranno protagonisti.
Le Università e gli altri player del più vincente programma dell’Unione Europea avranno finalmente la possibilità di presentare (ed arricchire) la propria offerta formativa di carattere internazionale in un unico portale, dando la possibilità ai futuri studenti di scegliere il proprio percorso di studi anche alla luce delle opportunità internazionali esistenti in un determinato Corso di Laurea.
Sarà il primo luogo informativo-narrativo a livello mondiale dedicato all’Erasmus e all’Europa, che sarà raccontata attraverso gli occhi dei nostri ambassador-inviati nelle città, ovvero gli studenti Erasmus.
L’accordo per l’iniziativa editoriale congiunta è stato siglato nei giorni scorsi a Malta tra Gruppo Sae, società editrice proprietaria, tra le altre molteplici attività, dei quotidiani Il Tirreno, La Nuova Sardegna, La Gazzetta di Modena, La Gazzetta di Reggio Emilia e La Nuova Ferrara, e la Fondazione garagErasmus, attiva fin dal 2012 con l’obbiettivo di creare un sempre più ambizioso professional network degli ex Erasmus, coordinando l’attività con la Commissione Europea e gli altri membri
dell’ESAA, acronimo per Erasmus Students and Alumni Alliance, con sedi in tutta Europa, le gE4Cities che organizzano attività locali che seguono la missione e le linee guida stabilite dalla fondazione.
“Siamo orgogliosi di scendere in campo con l’apporto di tutto il nostro know-how – spiega Alberto Leonardis, ceo e presidente Sae – in un’iniziativa di così grande valore sia pratico che ideale, a supporto dei tantissimi nostri giovani che ogni giorno solcano le strade dell’Europa per arricchire il loro bagaglio di conoscenza e di esperienza e per riempire la “cassetta degli attrezzi” che gli permetterà di inserirsi con più facilità nel mondo del lavoro. Saranno loro l’obbiettivo ma anche il mezzo con il quale realizzeremo il nostro portale, con la guida dei nostri giornalisti più esperti, convinti che non ci sia miglior “inviato” di chi vive e respira sul campo questa bellissima esperienza di vita”.
“La Fondazione garagErasmus – aggiunge Fabrizio Bitetto, ceo di garagErasmus – crede fortemente che l’esperienza all’estero sia non solo importante, ma anche determinante per una maggiore realizzazione non solo professionale ma anche e soprattutto a livello personale ed è convinta che quest’iniziativa in tandem con il Gruppo Sae sia davvero innovativa proprio nell’ottica di promuovere l’Erasmus; quello
che è, ad oggi, tra l’altro, il maggior acceleratore nella ricerca del lavoro per gli studenti universitari”.
Alcuni dati
Secondo l’Erasmus+ Annual Report 2021, alla fine del 2021 i partecipanti a programmi di mobilità dal 1987 sono stati 12.5 milioni.
Nell’anno 2021, le mobilità per l’apprendimento hanno interessato 648.640 persone, studenti e staff, di cui il 10% con minori opportunità e il 59% di sesso femminile. Con più di 280.500 partecipanti, il settore dell’istruzione superiore è quello maggiormente rappresentato vedendo la partecipazione di studenti all’89% dei quali 8% con minori opportunità.
La maggior parte dei partecipanti al programma Erasmus+ sceglie come destinazione Spagna, Italia, Germania e Francia, mentre i paesi da cui partono sono principalmente Italia, Spagna, Germania e Polonia.
Tra le università che hanno accolto il maggior numero di Erasmus nel periodo 2014-2020 troviamo ai primi tre posti l’Università Alma Mater Studiorum di Bologna con 15.194 studenti, l’Università La Sapienza di Roma con 9.095 studenti e il Politecnico di Milano con 8.301 studenti.
L’Italia, oltre ad essere meta ambita, è anche il Paese da cui parte il maggior numero di studenti diretti principalmente verso Spagna, Germania e Francia. Di questi studenti, il 59% di quelli che partono per studio e il 63% per tirocinio è donna.
Lo studente Erasmus italiano che ha scelto l’Europa come destinazione ha un’età media di 23 anni, che diventano 25 per un tirocinante. Nel 59% dei casi è una studentessa, valore che sale al 63% quando lo scopo della mobilità è uno stage in azienda. Spagna, Francia, Germania e Portogallo sono i Paesi con i quali si effettuano più scambi per studio, con una permanenza media di 6 mesi; si privilegia, nell’ordine, Spagna, Regno Unito, Germania e Francia per i tirocini, che in media durano 3 mesi.