Labate, Voglino, Marzetti

Wilma Labate, Bruno Voglino, Sonia Marzetti

CAGLIARI. Mercoledì 11 ottobre il Festival Premio Emilio Lussu coinvolge il Centro Internazionale del Fumetto di Cagliari. Dalle 9.30 alle 12 nella Sala Castello di viale Regina Margherita 42 si terrà una tavola rotonda dedicata a “La cultura del fumetto in Europa”, in collaborazione con il CIF e con la partecipazione delle scuole superiori. Interverranno Miguelanxo Prado, Marcello Quintanilha, Ángel De La Calle, Bepi Vigna, Mario Greco e Laura Scarpa. Gli esperti parleranno di come i comics si siano ritagliati uno spazio sempre rilevante nell’ambito della produzione culturale di massa. I fumetti si sono rivelati infatti come il mezzo espressivo che può interagire meglio con gli altri media e anche quello più idoneo a rappresentare la complessità contemporanea.

Nel pomeriggio a partire dalle 17 sarà presentata la graphic novel “Nausicaa. L’altra Odissea” di Bepi Vigna e Andrea Serio (Kleiner Flug, 2022). Vigna, scrittore, regista, sceneggiatore e autore di fumetti, dialogherà con Laura Scarpa. Si prosegue con la graphic novel “Ascolta bellissima Márcia” (Coconino Press, 2022) di Marcello Quintanilha, illustratore brasiliano vincitore del Festival di Angoulême 2022, il più prestigioso premio del fumetto mondiale. A coordinare l’incontro sarà il critico del fumetto Mario Greco.

Si proseguirà con la presentazione delle graphic novel “Il triskel rubato” di Miguelanxo Prado (Goen, 2021), che dialogherà con Bepi Vigna. Infine “Sinfonia. Violante e Laurentina” (Mondadori, 2022) di Bianca Pitzorno e Laura Scarpa. L’illustratrice Laura Scarpa

Simonetta Fiori, Andrea Frailis, Gian Giacomo Ortu

ne parlerà compagnia di Stefania Costa.

Intanto la giornata d’apertura del festival (lunedì 9 ottobre) ha permesso di fare incontri di altissimo spessore. Nella commemorazione del centenario dalla nascita del grande giornalista sardo Peppino Fiori, la figlia Simonetta ha ricordato il forte legame del padre con l’isola, mai esibito in maniera retorica, poi la grande affinità che percepiva con il temperamento di Lussu, di cui apprezzava soprattutto l’ardimento nello sfidare l’autorità politica. E quindi la straordinaria amicizia con Manlio Brigaglia, ma anche l’umiltà e la meticolosità nella ricerca delle fonti. «Ha fatto parte di una generazione che ha rifondato il giornalismo democratico, la sua preoccupazione era quella di essere capito dall’ultimo della fila», ha affermato Simonetta, che è giornalista di Repubblica, al fianco di Andrea Frailis e Gian Giacomo Ortu. Nel presentare la riedizione de “Il cavaliere dei Rossomori” (Laterza 2023), la giornalista di Repubblica ha affermato che una riflessione su Lussu oggi sia importante, perché si ricorda un grande personaggio, un grande protagonista dell’antifascismo in un momento in cui l’antifascismo è stato rimosso dal dibattito pubblico.

La serata è proseguita con Bruno Voglino, 91 anni di energia e voglia di raccontare le mille esperienze della sua lunga carriera. È stato autore di un’infinità di spettacoli televisivi e radiofonici di successo come Mi manda Raitre e Non stop, responsabile della programmazione

di Radiodue, vicedirettore di Radio Rai e scopritore di talenti. Nel presentare il suo libro “Paura non abbiamo: Donne e televisione in Italia” (Castelvecchi, 2019), introdotto da Sonia Marzetti, Voglino ha dichiarato: «Le donne hanno fatto dei passi giganteschi però il cammino è lungo e non finisce mai. Quando si è conquistata una certa quota di diritto non si deve combattere solo per difendere quella quota, ma per alzarla. È una battaglia continua».

Al suo fianco la regista romana Wilma Labate ha voluto sfatare il mito secondo il quale le donne nel cinema siano moltissime. «Non è affatto vero – ha detto – ci sono ancora molti pregiudizi di genere che non permettono alle donne di stare al passo con gli uomini».

Con la presentazione dell’ultimo libro della serata, “La siccità”, lo scrittore Guido Conti, dialogando con Elisabetta Randaccio ha toccato alcuni temi di forte attualità, dal rapporto con la natura al rapporto tra gli animalisti e i contadini che vogliono lavorare la terra e difendere il proprio lavoro per non far saltare le loro aziende. In un racconto molto lirico oltre che

Elisabetta Randaccio con Guido Conti

realistico, e con un registro linguistico asciutto, si è arrivati a indagare il tema della restanza, cioè quello dei giovani che tornano alla terra ricostituendo le aziende dei nonni.

Il Festival Premio Emilio Lussu è organizzato dall’associazione Culturale l’Alambicco in sinergia con l’associazione La Macchina Cinema, con il sostegno della Regione Sardegna, dei comuni di Cagliari e di Armungia, con il patrocinio del Senato della Repubblica e il conferimento della Medaglia della presidenza della Camera dei Deputati, con il parternariato di università straniere, enti, centri studi per le letterature, realtà associative. Tutto il programma è scaricabile dal sito del Festival sul link https://festivalpremioemiliolussu.org/.