“Bisogna intervenire sulla coscienza dei più giovani, mettendoli di fronte ai potenziali rischi che incorrono quando sono al volante. L’inasprimento delle sanzioni potrà essere di sicuro un deterrente, ma oggi bisogna coltivare il seme della sicurezza stradale per raccogliere i frutti in un prossimo futuro”.
Così Paolo Colangelo, presidente della Confarca (confederazione italiana che rappresenta oltre 2.500 tra autoscuole e studi di consulenza automobilistica) commenta le prime notizie trapelate in merito agli interventi in materia stradale e delega per la revisione del Codice della Strada che saranno discussi a partire da oggi in Consiglio dei Ministri.
Secondo Colangelo, l’inasprimento delle sanzioni, con multe triplicate e patenti sospese per chi guida con il cellulare, “sono un buon deterrente alla guida pericolosa”, ma “allo stesso tempo bisogna intervenire alla radice, inculcando una coscienza nuova e fondata sulla sicurezza stradale e sui rischi che si possono correre quando si è alla guida”.
La mancanza di percezione del pericolo resta una delle cause maggiori di sinistri stradali su cui bisogna intervenire, secondo il presidente dell’associazione di categoria che rappresenta le autoscuole, il quale rimarca la necessità di una formazione obbligatoria, propedeutica all’esame per l’abilitazione alla guida. “Più ore dedicate alla sicurezza attraverso una formazione affidata agli esperti del settore – aggiunge Colangelo – serviranno a coltivare oggi una futura generazione di automobilisti e centauri consapevoli dei reali rischi quando si è alla guida”. “Ci auguriamo che il ministro Salvini abbia inserito la sicurezza stradale nei punti che saranno trattati durante il CdM, noi delle autoscuole siamo pronti a fare la nostra parte per far nascere una nuova generazione di automobilisti sempre più empatica e coscienziosa”.