Sassari. Lunedì 4 settembre il nuovo nido d’infanzia comunale di via Onida 6, angolo via Ettore Manca di Mores, tanto atteso dal quartiere di Li Punti, ha aperto le porte e accolto i suoi primi bambini con le loro famiglie. Oggi, martedì 12 settembre, il sindaco Nanni Campus, le assessore alle Politiche educative Laura Useri e ai Lavori pubblici Rosanna Arru, con i rispettivi dirigenti dei settori Giuseppina Soddu e Gianni Melis, hanno simbolicamente tagliato il nastro e presentato la struttura alla comunità, rigorosamente fuori dall’orario di attività per non disturbare i piccoli.
Il nido accoglie 61 bambine e bambini dai 3 ai 36 mesi, suddivisi in tre macrosezioni: sezione piccoli (15 bambini), sezione medi (26 bambini) e sezione primavera (20 bambini). Distribuito su quattro corpi principali con una zona servizi e tre sezioni piccoli, grandi e primavera, vanta uno spazio esterno alberato di oltre 3000 metri quadri.
Le fasi dei lavori. La costruzione del nido ha attraversato diverse fasi. Ai primi lavori di costruzione dell’edificio per 40 bambini, partiti nel 2008 per un investimento da 859.000 euro, grazie anche al contributo della cittadinanza con il 5 Xmille, nel 2010 si sono aggiunti lavori per l’ampliamento della struttura a copertura di ulteriori 20 posti, con un finanziamento regionale di 200mila euro. Nel 2018 sono poi seguite le attività per il completamento degli impianti di climatizzazione e di rilevamento fumi, nonché la realizzazione della recinzione e degli ingressi, carrabili e pedonali. Quest’ultimo intervento, terminato nel 2020, ha richiesto l’impiego di risorse economiche per circa 250mila euro.
La volontà di procedere quanto prima all’apertura del servizio ha portato, sempre nel 2020, all’avvio di una fase progettuale volta a migliorare la funzionalità della struttura esistente in linea con le specifiche esigenze di funzionamento di un nido d’infanzia e con le più recenti concezioni pedagogiche, così come suggerite dal gruppo di coordinamento pedagogico del Comune di Sassari.
La struttura. Di particolare importanza è stata la stretta collaborazione tra la progettualità tecnico-edilizia del Settore Lavori pubblici e la progettualità pedagogica e di gestione dei servizi educativi del Settore Politiche educative – che ha permesso di realizzare un vero e proprio lavoro di coprogettazione avvalendosi della consulenza e del supporto dell’architetto Giovanni Fumagalli, specializzato nella realizzazione e nell’allestimento di servizi educativi per l’infanzia.
Il progetto di ottimizzazione dell’edificio e dello spazio esterno di pertinenza, finanziato dal bilancio comunale per 235mila euro, è stato studiato per migliorare la funzionalità della struttura esistente, in particolare nella distribuzione dei gruppi-sezione, nella costruzione di una forte relazione tra ambienti interni e spazio esterno e per la fruibilità delle aree verdi per lo svolgimento di attività educative all’aperto.
La sezione primavera è stata dotata di un ingresso indipendente su via Manca di Mores, le finestre sono state ampliate o sostituite con porta-finestre per “aprire” gli ambienti non solo verso il cortile interno ma anche verso le nuove aree gioco esterne, una per ciascuna delle 3 sezioni del nido (piccoli, medi e grandi) in parte pavimentate e in parte sistemate a verde con piante autoctone e ulivi preesistenti.
Gli ambienti cucina e lavanderia sono stati rimodulati per poter riutilizzare macchinari e arredi, in parte già dell’Amministrazione comunale. È stata installata una riserva idrica interrata per garantire la continuità del servizio anche in assenza di acqua di rete.
Alcune modifiche interne e i colori delle tinteggiature, proposte dall’architetto Fumagalli e condivise con il responsabile del procedimento e con il direttore dei lavori, hanno funzionalmente movimentato gli ambienti, resi giocosi e piacevoli, per i piccoli utenti del servizio, nonché armonizzato l’inserimento paesaggistico dell’edificio nell’area verde circostante. Gli spazi verdi a disposizione delle singole sezioni del nido sono state delimitate con reti e cancelletti per la sicurezza dei bambini. Nell’ampia area verde sono stati piantati nuovi alberi e arbusti che si aggiungono agli ulivi già presenti, per ulteriori attività con i bambini. Gli spazi esterni, dotati di pergole ombreggianti nel tempo consentiranno di realizzare un giardino coerente con il contesto e a bassa manutenzione.
I lavori così realizzati e terminati a giugno permettono oggi di offrire a bambine e bambini proposte pedagogiche che presuppongono uno “spazio sezione” basato su una forte relazione tra ambienti interni e spazio esterno. L’allestimento del nido è stato curato prediligendo un arredo essenziale e l’uso esclusivo del legno.
La gestione del servizio è affidata al raggruppamento temporaneo d’impresa “Nasce un sorriso” cooperativa sociale e “Sirio” cooperativa sociale, che gestiva il nido di via Fais, nel quartiere Monte Rosello Alto, oggetto di demolizione e ricostruzione nell’ambito degli interventi finanziati nel Pnrr.
L’azione sinergica di differenti professionalità, impegnate nella progettazione conclusiva del nido di via Onida, ha segnato l’avvio di un modus operandi dal valore interdisciplinare esportabile anche ad altri contesti educativi e di formazione, come già avvenuto per la progettazione dei futuri servizi per l’infanzia via Fais e di via Quasimodo.