Domusnovas. Forte di un approccio integrato, la Comunità accoglie pazienti che arrivano in Sardegna da tutta Italia. Una geografia della cura che rivela la crescente domanda di assistenza qualificata. La Comunità Lo Specchio DAN di Domusnovas, in Sardegna, è ormai un punto di riferimento a livello nazionale per la cura dei disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (DAN), sempre più diffusi tra adolescenti, giovani e adulti. A sbarcare sull’isola sono persone provenienti da tutta Italia per essere accolti dalla Comunità, che ha di recente compiuto tre anni di vita e pratica un approccio integrato, frutto di una lunga esperienza sul campo combinata con gli ultimi risultati della ricerca scientifica. Oltre ai pazienti provenienti dalla Sardegna (Sassari, Oristano, Domusnovas e Cagliari), ai quali si aggiungerà a breve una paziente di Nuoro, la struttura inaugurata a Iglesias nel 2020 ospita 25 pazienti non sardi, provenienti sia dal Nord (Bassano del Grappa, Genova, Milano, Novara, Pordenone, Verbania, Voghera e Trento), che dal Centro Italia ( Ascoli, Pesaro e Roma) e dal Mezzogiorno (Brindisi, Catania, Lecce, Potenza, Sorrento e Trapani).
Una geografia della cura che rivela quanto i disturbi del comportamento alimentare siano diffusi e, al tempo stesso, riflette la crescente domanda di un approccio clinico che prenda in considerazione l’individualità di ogni persona, fornendo gli strumenti indispensabili per riconquistare autonomia e progettualità. La recente crisi sanitaria, del resto, ha contribuito a peggiorare un quadro già preoccupante: i disturbi del comportamento alimentare sono in continua crescita e colpiscono oggi oltre 3 milioni di persone – per lo più giovani ragazze – mentre nel 2022 hanno causato ben 3.158 decessi. Spesso, inoltre, le dipendenze alimentari si sviluppano insieme ad altri tipi di dipendenza.
“Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti, ma al contempo preoccupati per la difficoltà che molte persone colpite da disturbi del comportamento alimentare incontrano al momento di cercare assistenza qualificata. Sebbene siano in continua crescita, anche a causa della recente crisi sanitaria, in diverse Regioni i posti letto per queste patologie sono stati tagliati. La Comunità Lo Specchio DAN sta procedendo controcorrente, incrementando l’offerta di cure. Credo che questo lavoro possa essere da esempio in quelle aree del nostro Paese dove è ancora difficile ricevere servizi adeguati”, dichiara il dottor Leonardo Mendolicchio, medico psichiatra e psicanalista, direttore scientifico de “Lo Specchio DAN”e Responsabile U.O.C. Riabilitazione DAN dell’Istituto Auxologico Italiano.
Dopo aver dato il via alle sue attività a Iglesias nel luglio 2020, per rispondere alla crescita dei disturbi del comportamento alimentare la comunità ha inaugurato lo scorso novembre il nuovissimo centro di Domusnovas, capace di ospitare 40 persone provenienti da tutta Italia, con un incremento di ben 23 posti letto rispetto ai 17 prima disponibili. Quest’anno, inoltre, Lo Specchio DAN è entrato a far parte di un nuovo polo specialistico per i disturbi alimentari insieme con l’Istituto Auxologico Italiano e la rete di centri ambulatoriali Food for Mind. Il polo è nato per mettere in rete professionisti con diverse competenze e dare così risposte concrete ai pazienti. “La struttura è nata oltre tre anni fa. In questo periodo abbiamo fatto tanti passi in avanti: siamo partiti con una persona in una struttura che poteva ospitare otto persone, mentre oggi ospitiamo circa 30 persone quasi tutte provenienti da fuori regione. Siamo molto orgogliosi del lavoro che stiamo facendo, perché stiamo dando la possibilità a tanti ragazzi di riprendere in mano la loro vita”, dichiara Fabrizia Falco, responsabile degli ingressi e dei rapporti con i servizi territoriali “Lo Specchio DAN”.
Lo Specchio DAN conta su un’equipe multidisciplinare e qualificata con orientamento clinico dedicato all’individualità di ogni paziente e utilizza strumenti psico-educativi per sostenere l’acquisizione di consapevolezza, l’autosufficienza e maggiori competenze. La persona è al centro del lavoro. La psicoterapia e la riabilitazione nutrizionale sono integrate in modo costante, con lo scopo di migliorare l’equilibrio psicofisico di ogni ospite. Molti i laboratori proposti ai pazienti: scrittura, orto, cucina sensoriale, panificazione, giardinaggio, teatro, musica, oltre ai corsi formativi di estetista, parrucchiera, pizzaiolo e agronomo, alle attività educative di cultura generale e ai percorsi di cinematografia. Per i minori è prevista la frequenza alla scuola pubblica, per i più grandi percorsi professionali e successivi inserimenti lavorativi.