Sassari. È nato a Sassari il Distretto rurale del Sassarese e del Golfo dell’Asinara. Con l’ok all’atto costitutivo parte quindi, ufficialmente, il Distretto che vede tra i soci fondatori Coldiretti Nord Sardegna insieme ai Comuni di Sassari, Stintino, Porto Torres, Sorso e Sennori, con il’ITS e il contributo del Distretto regionale Sardegna Bio. Il percorso era nato nei mesi scorsi da parte dei promotori che hanno voluto lanciare l’attivazione del nuovo soggetto che punta a sostenere le produzioni, in particolare biologiche e le aziende del territorio.
La firma dell’atto che dà il via al Distretto è arrivata i giorni scorsi alla presenza dei promotori con in testa il presidente di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu e il direttore Ermanno Mazzetti; Andrea Campurra (Distretto Sardegna Bio); l’assessore della Programmazione del Comune di Sassari, Gabriele Mulas e i sindaci: Rita Vallebella (Stintino); Massimo Mulas (Porto Torres); Fabrizio Demelas (Sorso); Nicola Sassu (Sennori), con Pasquale Tanda, presidente dell’ITS.
DIRETTIVO. Nella stessa sede è stato nominato il Consiglio direttivo, che è composto dal presidente, Battista Cualbu e i consiglieri: Rita Vallebella; Gabriele Mulas; Elena Cornalis; Massimo Mulas; Andrea Campurra; Pasquale Tanda e Federico Basciu.
COLDIRETTI. “Si chiude un percorso che abbiamo fortemente voluto sostenere perchè siamo convinti che il Distretto potrà mettere in campo azioni e idee nuove che promuovano e valorizzino le produzioni, soprattutto quelle biologiche e tipiche – sottolinea Battista Cualbu – inoltre si potranno aiutare le imprese e i produttori con servizi nel campo della tutela, della promozione e dell’informazione. Si tratta di una opportunità in più – conclude – per mettere insieme soggetti impegnati nelle produzioni biologiche e del settore agroalimentare in un’ottica di filiera e di collaborazione territoriale”.
COMUNE SASSARI. “Come amministrazione, sia la parte politica sia quella gestionale, ci siamo spesi molto per poter raggiungere questo obiettivo, in collaborazione con gli altri promotori – commenta l’assessore della Programmazione del Comune di Sassari, Gabriele Mulas che ha seguito il progetto fin dalle sue origini – auspichiamo che la creazione del Distretto e le attività che saranno implementate potranno portare importanti occasioni di crescita per le aziende già esistenti e per le altre che potranno insediarsi in tutti i territori dei Comuni coinvolti e in particolare nella Nurra, riportandola così alla sua antica e originaria vocazione rurale e agricola”.
DISTRETTO REGIONALE. Secondo Andrea Campurra (Distretto Sardegna Bio), inoltre “questo nuovo Distretto è un’importante opportunità per il territorio e per le aziende – dice – il nostro Distretto regionale, sin da subito, ha colto l’occasione di aderire al progetto per creare una rete tra Distretti e una più forte sinergia nel comparto agricolo con particolare attenzione al Bio – conclude – è la prima volta che un distretto partecipa alla costituzione di un altro distretto”.
OBIETTIVI. Tra le azioni che potrà mettere in campo il Distretto, ci sono quelle orientate a: migliorare la qualità del prodotto; promuovere la concentrazione dell’offerta, la riduzione dei costi di produzione, la regolarizzazione dei prezzi e il ricorso a norme di produzione rispettose dell’ambiente oltre che favorire la biodiversità; promuovere disciplinari di produzione con relativi marchi di qualità per valorizzare e tutelare le produzioni, tutelando e diffondendo l’agricoltura come progetto culturale e come modello di economia sostenibile e solidale. Tra gli altri obiettivi ci sono anche quelli per la promozione di diffusione dell’agricoltura e delle scelte eco-compatibili sia nel settore alimentare che extra alimentare; l’inserimento degli alimenti e dei prodotti da agricoltura nei diversi canali distributivi e nella ristorazione collettiva, pubblica e privata e promuovere la crescita e lo sviluppo di un turismo sostenibile, anche legato alla produzione alimentare di qualità e alle altre attività connesse alla tutela dell’ambiente.