Riceviamo e diffondiamo le dichiarazioni del capogruppo del Movimento Cinque Stelle Alessandro Solinas, in merito alla misura di tagli al reddito di cittadinanza messa in atto dal Governo:
“Sono oltre 6mila in Sardegna i percettori di reddito di cittadinanza che hanno subito i rovinosi effetti dei tagli imposti dal governo Meloni. Numeri che spaventano: secondo le stime diffuse dalla stampa, il 17% dei nuclei familiari dell’isola si ritrova oggi davanti a un futuro di incertezze e di angoscia. Sono tantissimi i sardi, doppiamente beffati, a dover fare i conti con la mancanza di lavoro e la privazione di un sussidio indispensabile per poter avere una vita dignitosa”.
“Il Gruppo Movimento 5 stelle in Consiglio regionale – fa sapere il capogruppo Alessandro Solinas – sta già lavorando a una proposta dedicata, e combatteremo affinché trovi spazio finanziario nella prossima variazione di Bilancio prevista a settembre, subito dopo la conclusione dei lavori del collegato alla legge Finanziaria attualmente in discussione.
La nostra proposta per i sardi, a cui stiamo lavorando in collaborazione con il resto dell’opposizione che ha già mostrato sensibilità verso il tema – spiega il capogruppo penstastellato – prevede l’istituzione di un fondo dedicato, destinato a tutelare tutti quei soggetti che si trovano in estrema difficoltà e che stanno chiedendo in tutte le sedi competenti, Comuni, uffici INPS, Centri per l’impiego, una soluzione a breve termine. Il nostro obiettivo è quello di agire su un doppio binario: garantire un sostegno immediato alle famiglie e al contempo porre le basi per creare nuove opportunità lavorative”.
“Alla luce delle recenti dichiarazioni dell’assessore Fasolino – precisa Solinas – chiederemo che parte delle ingenti risorse disponibili in variazione di Bilancio – 170 milioni di euro – vengano destinate a lenire i danni prodotti da una decisione ingiusta che, soprattutto in Sardegna, accentuerà il divario sociale esponendo la nostra regione alle potenziali innumerevoli conseguenze negative che, a cascata, rischiano di travolgere la società e la nostra precaria economia”.