Arzachena. Union fa la forza. Eduardo Blousson, Alfredo Boden e Felipe Kelly (quest’ultimo votato miglior giocatore del torneo) si sono aggiudicati la terza edizione di Italia Polo Challenge, circuito di arena polo organizzato dalla Federazione Italiana Sport Equestri, che ha fatto tappa in Sardegna. In finale, gli uomini in maglia gialla – che partivano favoriti, visti i cinque gol di handicap – hanno battuto 9-3 Hotel Petra Bianca (Davide Fioranelli, Francesco Scardaccione, Patricio Rattagan). Nella finale per il terzo posto, 9-4 di U.S. Polo Assn. (Therence Cusmano, Angel Valdez, Fabrizio Facello) su Natuzzi (Miguel Lagos Marmol, Massimo Giambarresi, Alexander Aggravi). Si è chiuso con una grande serata di sport e divertimento il terzo appuntamento del 2023 di Italia Polo Challenge, dopo quelli di febbraio a Cortina e di maggio a Piazza di Siena (Roma). E si è chiuso con una certezza: il polo in Italia, e in particolare in Sardegna, ha una nuova generazione di talenti che sta crescendo, come dimostra l’esordio con i grandi del 16enne olbiese Marco Pala, uno dei giovani impegnati nel torneo di polo pony che ha preceduto ogni sera le gare dei senior. Presenti all’evento il presidente del Comitato Regionale FISE Sardegna Stefano Meloni, il responsabile del dipartimento polo Alessandro Giachetti insieme al selezionatore del Team Italia Franco Piazza (gli Azzurri saranno impegnati a settembre nell’Europeo di Dusseldorf) e il consigliere federale Maria Grazia Cecchini.

FASOLINO «Italia Polo Challenge si è dimostrata una bellissima manifestazione – le parole del vicepresidente della Regione Sardegna, Giuseppe Fasolino, presente alla serata finale –. Un evento che dà lustro a una regione che ha una grande tradizione di cavalli e di giovani atleti. Ne abbiamo visti tanti che in questi giorni si stanno avvicinando al polo, e in tre anni abbiamo riscontrato grandi miglioramenti. Crediamo nel polo e vogliamo continuare a investire in uno sport che caratterizza la Sardegna».

RAGNEDDA Ad aprire la terza edizione sarda di Italia Polo Challenge, le sfilate ad Arzachena e Porto Cervo: due momenti di promozione che hanno avvicinato tanti turisti all’evento che si è giocato al Centro Sportivo Andrea Corda. «Questa manifestazione è un momento di coesione territoriale – il commento del sindaco di Arzachena, Roberto Ragnedda –. Riuscire ad abbinare il mondo dei cavalli allo sport è un’occasione unica. Avere poi la presenza della nostra eccellenza, la Brigata Sassari (che ha guidato le sfilate, ndr) è poi un grande motivo di grande orgoglio per noi arzachenesi. Ringraziamo l’organizzazione che con costanza ha confermato un’iniziativa che sta prendendo piede, come dimostra il numero sempre crescente di spettatori».

DI PAOLA All’evento sportivo, la Federazione Italiana Sport Equestri sta legando anche un’altra missione: la crescita del movimento. «La Regione Sardegna ci ha offerto un’occasione formidabile, e questo torneo è stato un successo sia in termini sportivi che di pubblico – ha spiegato il presidente della FISE, Marco Di Paola –. Ci fa grande piacere vedere attenzione nei confronti del polo, dimostrata dai tanti giovani che abbiamo visto in campo in questi giorni. La Sardegna è molto vocata all’allevamento dei cavalli e il cavallo sardo può essere una grande risorsa per il polo: stiamo instaurando insieme al Comitato Regionale presieduto da Stefano Meloni e con l’Agris (l’agenzia della Regione Sardegna per la ricerca scientifica, la sperimentazione e l’innovazione tecnologica nei settori agricolo, agroindustriale e forestale, ndr) un progetto importante per utilizzare i cavalli sardi nel polo. Ecco perché questa è stata un’importante occasione di valorizzazione del cavallo anglo-arabo sardo».

RATTAGAN Un cavallo, quello sardo, che somiglia per fisionomia a quello argentino, allevato nella patria del polo mondiale. «C’è grande attenzione verso il benessere degli animali – sottolinea l’ideatore di Italia Polo Challenge, Patricio Rattagan –. Qui in Sardegna, dove la tradizione del cavallo è radicata nel tempo, stiamo portando avanti un progetto di riaddestramento degli anglo-arabo sardi proprio per poterne valorizzare le caratteristiche nel polo. Il bilancio di quest’anno? Super positivo: Abbiamo avuto per la prima volta in campo un giocatore sardo, tanta gente presente sia per le partite che nel villaggio allestito nella zona delle tribune, e soprattutto è bello vedere che sempre più bambini si avvicinano al polo».